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14/07/2022 07:14:00

Mafia, Campobello di Mazara: assolto in appello Gaspare Lipari 

 E’ stato assolto nel processo d’appello bis dall’accusa di associazione mafiosa il 53enne campobellese Gaspare Lipari, dagli investigatori ritenuto il “trait d’union” tra Cosa Nostra e il defunto ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà.

Entrambi erano stati assolti in primo grado nel 2014 (dal Tribunale di Marsala presieduto da Gioacchino Natoli) e poi condannati in appello, nel 2015, a 9 anni di carcere. Ma nell’aprile 2016 la Cassazione annullò le due condanne, rinviando, soltanto per Lipari, il processo a una diversa sezione della Corte d’appello di Palermo.

Adesso, la prima sezione ha scagionato Lipari dalla pesante accusa. Ciro Caravà, che era alla guida di una giunta di centrosinistra, e Gaspare Lipari erano stati arrestati il 16 dicembre 2011 nell’operazione della Dda e carabinieri “Campus Belli”.

Il Comune venne sciolto per infiltrazioni mafiose il 27 luglio 2012. L’ex primo cittadino, secondo l’accusa, avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti della locale cosca capeggiata dall’anziano boss Leonardo Bonafede, in passato condannato per mafia. Ma la Cassazione annullò la condanna.

A difendere Lipari è stato l’avvocato Giuseppe Pantaleo, che ha dichiarato: “La sentenza della prima sezione della Corte di Appello di Palermo ha oggi confermato anche per Gaspare Lipari, mio assistito, la bontà della decisione assolutoria del Tribunale di Marsala emessa nel primo grado del giudizio. La sentenza della Corte di Cassazione e quella di oggi, dimostrano che la condanna a 9 anni per associazione a Cosa Nostra inflitta con la sentenza di appello, poi annullata, non posava su fondate motivazioni. Dopo 11 anni dal suo arresto, di cui quasi tre trascorsi in stato di custodia cautelare, e quattro gradi di giudizio il mio assistito spera ora serenamente che si sia finalmente definita la sua tortuosa vicenda giudiziaria”.