«La mancata attivazione della Guardia Medica turistica a Tre Fontane scaturisce da una decisione dell’ASP, che, a causa della mancanza di personale medico e di locali idonei, ha accorpato il servizio di continuità assistenziale a Triscina, al fine di coprire un territorio più vasto».
È quanto spiegano il sindaco Giuseppe Castiglione e l’assessore comunale alla Sanità Eros Cusumano, rispondendo alle legittime richieste di cittadini e villeggianti che lamentano, per la stagione estiva in corso, la mancata attivazione del presidio sanitario nella località balneare di Tre Fontane.
«Dal oltre 9 mesi – aggiungono il Sindaco e l’Assessore – siamo alla ricerca di una soluzione per questa problematica e abbiamo tentato invano di trovare un locale idoneo in cui allocare la guardia medica. Purtroppo, nonostante avessimo a disposizione un immobile abusivo in ottime condizioni, non è stato infatti possibile destinarlo a tale scopo per via della normativa regionale in tema di abusivismo. Inoltre, abbiamo avanzato apposita richiesta per ottenere un bene in cui allocare la guardia medica all’Agenzia nazionale per i Beni Confiscati, ma al momento non ci è stata data disponibilità. Il problema più grave, tuttavia, riguarda il reclutamento dei medici.
Dall’esito delle convocazioni per l’arruolamento dei medici per la guardia medica di Tre Fontane, infatti, risultano ben tre posti vacanti. Le guardie mediche di Campobello e di Tre Fontane, evidentemente, sono poco appetibili per il personale medico e questo è un problema che l’Asp deve affrontare, ma con cui tutti noi, purtroppo, dobbiamo fare i conti. Come si evince dalle diverse note che il Distretto di Castelvetrano ha trasmesso al nostro Comune negli ultimi 12 mesi, infatti, la decisione dell’Asp di accorpare il personale medico di Triscina e Tre Fontane ha, dunque, proprio lo scopo di ridurre al minimo i disagi, garantendo il servizio h24».