Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/07/2022 06:00:00

Mazara, idonee le misure correttive del Comune ma con alcune riserve della Corte dei conti /1

Mazara, idonee le misure correttive del Comune ma con alcuni distinguo da parte della Corte dei conti /1

La Corte dei conti (Sezione di controllo per la Regione siciliana) nell’adunanza del 13 giugno 2022 ha “esaminato le misure correttive adottate dal Comune di Mazara del Vallo a seguito delle criticità riscontrate (deliberazione n.185/2021/PRSP) sul rendiconto degli esercizi 2017, 2018 e 2019 e sui bilanci di previsione 2018/2020 e 2019/2021 (ne avevamo scritto qui)”. Vediamo – tra luci ed ombre – nel dettaglio, ciò che ha scritto la magistratura contabile. Approfondiremo anche la risposta alla segnalazione fatta da un Consigliere comunale mazarese con alcuni rilievi anche dopo l’approvazione in Aula delle misure correttive chieste dalla Corte.

“MISURE CORRETTIVE IDONEE” – Iniziamo subito col confermare, usando le parole stesse della Corte dei conti, che la stessa ha riconosciuto: “con le riserve della parte motiva, l’idoneità delle misure correttive adottate dal Comune di Mazara del Vallo, raccomandando all’Ente di attuare le misure previste, che verranno controllate nel prossimo ciclo di controllo”.

“LE RISERVE” – Dall’esame delle prime due misure correttive, su undici totali, adottate dal Comune di Mazara sono, però, emerse alcune ulteriori ‘tirate d’orecchie’ al Comune. Vediamo cosa scrive la Corte dei conti su esse: “Per le criticità 1 e 2: il Collegio ritiene che si tratta di misure che rappresentano mere dichiarazioni d’intenti, insufficienti ed inidonee ad affrontare la crisi di liquidità dell’ente, in quanto prive dei requisiti dell’attualità e della concretezza individuati dalla giurisprudenza contabile”. Il rimprovero è riferito alle misure correttive individuate dal Comune per i punti che seguono: 1) ritardo nell'approvazione dei documenti contabili rispetto ai termini di legge. Misura correttiva adottata: l'ufficio finanziario dell'Ente e tutti i dirigenti di settore devono approntare, per il futuro, gli atti propedeutici del bilancio di previsione e del rendiconto entro termini congrui al fine del rispetto dei termini di legge per l'approvazione della relativa deliberazione. 2) situazione di criticità carenza di liquidità ed il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria (inestinte al 31.12 per rilevanti importi) e all'utilizzo della cassa vincolata. Misura correttiva adottata: invito rivolto ai dirigenti di settore comunali, ciascuno per le proprie competenze ad: a) adottare ogni utile provvedimento finalizzato alla accelerazione delle riscossioni; applicare ogni utile iniziativa finalizzata alla riscossione dei residui attivi e, nel contempo, procedere ad effettuare gli impegni, anche in funzione dell'andamento dei flussi di cassa, nel rigoroso rispetto delle previsioni normative; monitorare costantemente i flussi di cassa, al fine di rispettare i vincoli in materia di tempestività dei pagamenti; b) adottare cronoprogrammi in grado di consentire la corretta rappresentazione contabile della spesa in conto capitale programmata; verificare il rispetto del principio di esigibilità in fase di gestione e rendicontazione, in rapporto alla composizione del fondo pluriennale vincolato (FPV)”.

IL PROBLEMA FCDE (Fondo Crediti Dubbia Esigibilità – punto 3) – Il cuore del problema rilevato dalla Corte dei conti era riferito al “risultato di amministrazione dell'esercizio 2019 inattendibile, derivante dalla presenza di un FCDE fortemente sottostimato di quasi 40 milioni di euro, con un disavanzo di amministrazione sommerso di almeno 33 milioni di euro e un illegittimo ampliamento della capacità di spesa”. In risposta alle misure correttive la Corte ha replicato così: “Per quanto concerne il punto – scrivono i magistrati contabili siciliani – che rappresenta la principale criticità accertata dalla Sezione, è stata approvata la delibera di Consiglio comunale (4 del 2/3/2022) avente ad oggetto la rideterminazione del risultato di amministrazione”.

Domani concluderemo l’esame degli altri otto punti relativi alle misure correttive approntate dal Comune di Mazara ed esaminate nuovamente dalla Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana.

Alessandro Accardo Palumbo
Twitter: @AleAccardoP