Fervono i preparativi, a Santa Ninfa, per l’appuntamento clou dell’estate. Il prossimo week-end, sabato 6 e domenica 7 agosto, è infatti previsto il ritorno della sagra della salsiccia, alla sua venticinquesima edizione: degustazioni, musica, animazione lungo l’asse viario compreso tra il viale Pio La Torre e la via Piersanti Mattarella. Ad organizzarla, dopo due anni di pausa a causa dell’emergenza pandemica, è il Comune di Santa Ninfa con la collaborazione dei commercianti locali. Negli stand allestiti per l’occasione sarà possibile degustare, oltre alla salsiccia accompagnata dal bicchiere di vino, vari prodotti tipici del territorio. Ce n’è infatti per tutti i gusti: pasta, carne, focacce, arrosticini, panelle, dolci, cannoli e cassatelle di ricotta, formaggi, frutta di stagione. Complessivamente saranno quarantacinque le postazioni enogastronomiche. Diciassette invece i gruppi musicali che animeranno le due serate. Prevista anche un’area apposita per i giochi e i gonfiabili per i bambini.
A spiegare la genesi della sagra è il sindaco, Giuseppe Lombardino: «A Santa Ninfa ci sono tante macellerie in grado di offrire un prodotto di qualità. Considerato che c’erano molte persone che venivano appositamente, oltre che dai comuni vicini anche da centri parecchio distanti, per comprare la salsiccia, si decise di organizzare un appuntamento estivo che fosse essenzialmente un’occasione per far conoscere questa eccellenza culinaria ad un più vasto numero di degustatori. Nel corso degli anni, poi, la sagra si è arricchita, ha cambiato forma, fino all’attuale format, che prevede sia "spalmata" lungo un intero week-end».
La particolarità della salsiccia di Santa Ninfa consiste nel fatto che per realizzarla vengono utilizzate solamente carni suine, che provengono da allevamenti certificati. La sua preparazione, poi, è una sorta di segreto: si usa carne di altissimo pregio, finocchietto selvatico, spezie e budello naturale che ne garantisce le qualità organolettiche.
Allevatori, macellatori, trasformatori, commercianti, trasportatori e ristoratori sono impegnati, tutti, nella filiera produttiva, come sottolinea l’assessore al Turismo, Rosario Pellicane: «La filiera è fondamentale, perché coinvolge vari settori produttivi. Per i commercianti, poi, è un’occasione per promuovere la genuinità dei loro prodotti e, ovviamente, anche per fare incassi considerevoli». Pellicane evidenzia inoltre che espositori e commercianti non devono sostenere alcun costo, fatta eccezione per quelli legati alla produzione dei loro prodotti: «Il Comune – chiarisce – non fa pagare il suolo pubblico, fornisce gratuitamente gli stand e si fa carico della corrente elettrica necessaria».
L’intera comunità è in qualche modo coinvolta nella sagra. Chi direttamente, chi indirettamente, il grado di partecipazione dei cittadini alla “loro” sagra è andato crescendo nel corso del tempo. A tutto ciò va aggiunto un elemento che orgogliosamente mette in risalto il sindaco Lombardino, e che attiene al prezzo “calmierato” del tipico panino con la salsiccia: 2 euro. «Il fatto di venderlo ad un prezzo contenuto, permette ad intere famiglie di passare una serata a Santa Ninfa cenando con una spesa sostenibile».