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01/08/2022 11:00:00

La memoria storica per ricordare la credibilità della politica

 La memoria. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In riferimento all’uomo - nel quale tale funzione raggiunge la più elevata organizzazione -, il termine indica sia la capacità di ritenere traccia di informazioni relative a eventi, immagini, sensazioni, idee, di cui si sia avuto esperienza sia di rievocarle quando lo stimolo originario sia cessato riconoscendole come stati di coscienza trascorsi.

Ed è quella storica ci ha aiutato a rammentare la ricorrenza delle stragi di mafia al cuore dello stato, nei confronti della magistratura, Capaci e via D'Amelio, e sui cittadini e opere d'arte, via Gergofili-Firenze-, via Palestro -Milano-. Gli attentati San Giovanni in Laterano, San Giorgio in Velabro -Roma-, fortunatamente senza vittime e quello mancato allo stadio olimpico che poteva generare una carneficina di carabinieri, l'esplosione non avvenne per un malfunzionamento del telecomando che avrebbe dovuto innescare l'ordigno.

L'obiettivo era d'indebolire, colpire e ricattare lo Stato ed influenzare il governo e la società civile, al fine di creare le condizioni per realizzare una trattativa Stato-mafia, ma questa è un'altra storia e per certi aspetti una pagina misteriosa della Repubblica. La seconda nella politica quella che va dal 1994 ad oggi. Dopo tangentopoli e la dissoluzione dei partiti post secondo guerra mondiale e l'avvento di nuove organizzazioni che presero in mano le redini del potere in Italia, quali Forza Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Lega Nord, così come a nuovi protagonisti che guidarono e guidano tuttora la vita politica, economica e sociale Italiana, S.Berlusconi, R.Prodi, G.Napolitano, B.Grillo, M.Salvini, G. Meloni, M.Renzi, G.Conte, S.Mattarella, L.Di Maio e M.Draghi.

In questi due mesi balneari che ci accompagneranno all'elezioni politiche del 25 settembre, noi siciliani avremo anche le ragionali quest'anno, necessiterà un buona memoria storica dopo la valutazione della visione di nazione che riterremo più plausibile, per rammentare la credibilità dei proponenti, quantomeno negli ultimi tre lustri.

Vittorio Alfieri