Ieri è saltato il tavolo romano che doveva decidere i candidati in Lombardia, Lazio e Sicilia. E' stato Silvio Berlusconi in persona a dire no ad uno scambio di candidati proprio fra Sicilia e Lombardia. Insomma, Berlusconi vuole un forzista, anzi, una forzista, Stefania Prestigiacomo, alla guida della Sicilia. Il Lazio è fuori dalle trattative perchè Meloni lo ha già prenotato per suo cognato, Lollobrigida. Quindi, Lega alla Lombardia, con il bis di Fontana. Sicilia a Forza Italia. Anche se Musumeci spera per il bis.
E' stata la Lega a dare l'assist a Forza Italia, dando l'ok per la candidatura azzurra, e ritirando quella di Minardo. Le uniche resistenze vengono da Fratelli d'Italia. "Legittimo che Fratelli d’Italia, di fronte a una candidatura sostenuta dalle altre forze della coalizione di centrodestra, possa riflettere e discuterne, anche al proprio interno. Attendiamo fiduciosi che maturino certi convincimenti, anche perché l’alternativa sarebbe solo la rottura dell’unità del centrodestra” commenta Miccichè.
Ha preso atto che i giochi sono finiti Nello Musumeci, che sbatte la porta e se ne va. "Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi - dichiara Musumeci -. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo. Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante".
"Accordo Lega-Fi per la candidatura in Sicilia? A mezzo stampa forse, noi non abbiamo fatto alcun accordo e non facciamo intese sulla stampa. Non capiamo ancora l'ostilità nei confronti del presidente uscente Nello Musumeci ma comunque stiamo lavorando per l'unità della coalizione. Sicuramente, Giorgia Meloni non si farà imporre nomi, la scelta va condivisa. Siamo sereni e al lavoro". Così il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa.
“Avanza con forza la candidatura dell’onorevole Stefania Prestigiacomo come candidata presidente del centrodestra alle prossime elezioni regionali del 25 settembre. D’altronde, come potrebbe essere il contrario. Stiamo parlando di una donna che con merito è da sempre in Forza Italia; con un bagaglio di esperienza nelle istituzioni che non è secondo a nessuno. Ma soprattutto ha esperienza sul campo da vendere. Il suo nome è quanto di più autorevole e prestigioso si possa cercare, per un centrodestra che ambisca a governare unito la Sicilia”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone.
Stefania Prestigiacomo era a un passo quindi dal traguardo, candidata in pectore del centrodestra alla Presidenza della Regione, forte di un patto di ferro fra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Ma la sua investitura è stata bloccata ieri sera dal veto di Fratelli d’Italia: «Non ci si può chiedere di sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd» ha tuonato Giorgia Meloni rimettendo in discussione una manovra che nel pomeriggio sembrava ormai definita.
“Con l’election day la Sicilia è diventata una pedina sulla scacchiera di collegi e ministeri. Non è stato così nel 2012 e nel 2017 allorché si votava in giorni diversi. Inoltre, il 10% in più di elettori delle politiche renderanno imprevedibile il voto delle Regionali. Musumeci si è ritirato. Stancanelli si è stancato. Minardo è stato bloccato. Il Centro Sinistra punta su una donna moderata, mite e capace: Caterina Chinnici. Azione e Italia Viva si organizzano per scendere in campo. Il Centro Destra sta giocando col fuoco. Basta diktat e veti, si riavvolga la pellicola e tra i possibili candidati si guardi anche a Massimo Russo di cui tutti ricordano l’ottimo lavoro fatto in Sanità per ripianare il debito e rimodernare il sistema. È la figura più rassicurante per affrontare un autunno che si preannuncia più che critico ed è in grado di alzare la voce in tutte le sedi per tutelare la Sicilia e perché si apprestino gli strumenti idonei a ridurre il divario tra Nord e Sud”, lo afferma l’ex presidente della Regione e fondatore del Mpa, Raffaele Lombardo.
Intanto, la Regione ha ufficializzato le scadenze per il voto. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il decreto di convocazione dei comizi in vista delle elezioni regionali del 25 settembre. Contestualmente, l'assessorato regionale delle Autonomie locali ha pubblicato le istruzioni per il deposito dei contrassegni di lista per le elezioni all'Assemblea regionale Siciliana. I simboli di lista dovranno essere depositati al dipartimento delle Autonomie locali, in via Trinacria 34 a Palermo, dalle 9 alle 20 di sabato 13 agosto (quarantatreesimo giorno antecedente la data del voto) e dalle 9 alle 16 del 14 agosto (quarantaduesimo giorno antecedente). Il mancato deposito comporta l'impossibilità di presentare le liste nelle circoscrizioni provinciali.
Fissate anche le date dell'affissione dei contrassegni ricevuti, per la visione da parte dei rappresentanti dei partiti o gruppi politici: lunedì 15 (dalle ore 9 alle ore 17) e martedì 16 agosto (dalle ore 9 alle ore 14). Entro questi termini possono essere segnalate eventuali identità o confondibilità dei simboli.
A livello locale, il Pd di Trapani ha ufficializzato i nomi dei probabili candidati alle prossime elezioni. Si è riunita infatti la direzione del Partito Democratico, allargata ai segretari di circolo ed ai membri dell’assemblea provinciale, per definire il percorso verso le elezioni regionali e nazionali del 25 settembre. La direzione dopo un ampio dibattito ha ratificato le disponibilità di Domenico Venuti, Giuseppe Bianco, Francesco Crinelli, Linda Licari e Dario Safina. Ne parliamo qui.