Continuano a Trapani le polemiche sui "tavolini selvaggi" e dunque sull'uso del suolo pubblico - in particolare nel centro storico - che fanno bar, ristoranti e pub. Dopo il nostro articolo che ha riportato il botta e risposta tra un cittadino e gli assessori comunali Andreana Patti e Rosalia d'Alì (potete leggere qui), si sono scatenati una serie di interventi da parte di cittadini e anche della consigliera comunale Anna Garuccio.
In replica alle parole delle due amministratrici comunali, ci scrive nuovamente il signore Leo, dal suo punto di vista di osservatore, attento, in quanto residente nel centro storico di Trapani:
"La mia è una polemica politica. Perché è la politica di questa amministrazione che ha trasformato il centro storico di Trapani dal salotto buono della provincia, dove insistevano i migliori negozi in tutta la provincia di Trapani, alla, ripeto, "Bettola", che è oggi il centro storico. Tutti i negozi e le attività sono sparite, non esistono più i negozi di "serie A" a Trapani. Due assessori di cui una alla cultura, che hanno la visione esclusiva di un centro storico come "movida" è da rabbrividire. Cosa offre oggi il centro storico? Che attività Culturali offre il centro storico? Mangiare e bere? Vi ricordate qualcosa di particolare? Mi piacerebbe che rispondessero a questa domanda? Mi piacerebbe che si pubblicassero le decine di commenti negativi che i turisti rilasciano sul centro storico. La follia della ZTL, il costo incredibile che affrontano per posteggiare le auto, la sporcizia che purtroppo continua, ed il caos di sera. In merito alla TOSAP, vedremo al consuntivo 2022 se c'è stato incremento rispetto al 2021 o decremento.
Sono anni che scrivo sull'abbandono del centro storico, ora spero sul bellissimo progetto del fronte porto del gruppo dell'arch. Corte e il bravissimo presidente dell'autorità portuale Monti, che hanno individuato come perno progettuale i residenti".
Questo invece il commento del nostro lettore Tonino: "In risposta ai controlli da effettuare, menzionati dalle due esponenti dell'amministrazione comunale, vorrei chiedere da parte di chi? Ho vissuto in questi giorni una città selvaggia, senza un minimo controllo e abbandonata alla totale anarchia - scrive Tonino -. Dal traffico assurdo della marina, dove stanno già provvedendo all'ampliamento ulteriore del porto, pensa un po' come diventerà la città, alle auto posteggiate agli angoli dei marciapiedi, da non permettere in alcune strade di poter girare per immettersi nelle strade; da chi tira dritto agli stop a tutta velocità, a chi non rispetta i segnali di precedenza; da chi mette i tavolini sotto la struttura pericolante del vecchio ospedale; a chi ha ricevuto in concessione il suolo pubblico della litoranea e costringe i bagnanti a fare tanta strada a piedi per scendere in spiaggia. Purtroppo l'utilizzo in maniera anarchica delle strade è permesso perché non esistono le forze dell'ordine, poche volanti viste, vigili assenti.
Una cosa sola funziona e li dobbiamo complimentarci, gli ausiliari del traffico, bravi davvero, soprattutto, delegati a fare le multe.
Complimenti! Si denota dove mirano gli interessi di chi ci amministra, invece, magari di concederci di attraversare ad esempio le striscie pedonali....".
E sulla vicenda dei "tavolini Selvaggi" nel centro di Trapani e in risposta alle parole degli assessori Patti e D’Ali, interviene la consigliera comunale Anna Garuccio, secondo la quale, non viene rispettato il regolamento approvato dal consiglio comunale riguardo all'arredo urbano che, con una delibera del 21 marzo del 2019, prevede che alle attività possa essere concessa al massimo una superficie esterna pari a quella interna (100%).
"Le assessore che citano il consiglio comunale, dimenticano che lo stesso Consiglio ha deliberato il limite di suolo pubblico pari al 100% rispetto l’interno del locale - scrive la Garuccio -. A Trapani molti locali hanno molto più del 100%, forse il 300%. A discapito di alcuni ristoratori in barba alla sana competizione. La giunta, anzi il sindaco, vista la passata emergenza pandemica non ha competenza in quanto non siamo più in emergenza. Vige pertanto il regolamento del 2019, ma il suolo concesso in molti casi sembra essere invece del 200%, come avvenuto in applicazione delle norme anti covid lo scorso anno e l’altro ancora. Vorrei comprendere il motivo di questo squilibrio e se questo possa inficiare la leale concorrenza. Riguardo ai controlli, - conclude la Garuccio -, nella zona del centro storico (Casina delle alme, Piazzetta Livio Bassi, e in tante altre zone) la gente non dorme, questa almeno è la testimonianza dei residenti, a causa del fatto che non esistono controlli”.