Francesco Musolino sarà oggi, 23 Agosto 2022, a Marsala per presentare il suo nuovo romanzo, "Mare mosso", pubblicato con e/o. A dialogare con lui Giuseppe Prode.
Leggendo “Mare mosso” di Francesco Musolino chiunque può essere catapultato nella dimensione cantata con fierezza e un certo tono malinconico da Raf nella sua “Gente di mare”, “che se ne va, dove gli pare ma dove non sa”: è proprio di questo che Musolino vuole parlarci, di gente nata e cresciuta per il mare, che non esita mai a gettarsi fra le burrascose braccia di Nettuno, per quanto imprevedibili siano.
L’autore vuole narrarci fatti realmente accaduti durante una fredda notte del dicembre 1981, fra i meandri degli abissi sardi, martoriati dall’incessante tempesta, il cui protagonista è un vero uomo di mare, Achille Vitale, ingegnere navale trentenne dal sangue palermitano, a capo della Siresa Mare Spa, società dedita a salvataggi e recuperi in mare appartenente al Cavaliere, curioso figuro napoletano.
La fabula di questo splendido inno alla vita di mare si articola fra toni noir, rimandi a Corto Maltese, fitte descrizioni del mestiere e incessanti sbuffi di fumo provenienti dalla bocca del protagonista, il quale, durante la fatidica notte, si trova assieme alla sua squadra a dover soccorrere un mercantile, l’Izmir, in condizioni precarie e in completa balia del feroce pelago, contenente uno strano carico al suo interno, a cui era molto interessato un misterioso uomo d’affari ad Atene.
La narrazione si svolge fra il tempo presente e repentini flashback del protagonista, le cui esperienze pare abbiano forgiato il suo carattere aspro ma tenace, suddivisa in capitoli scorrevoli e carichi di suspense, ricchi di tecnicismi del mestiere e toni misteriosi, tramite un registro informale ma non cade mai in banalità, anzi, tutto è assai ricercato anche tramite l’ausilio di epigrafi, citazioni che servono come chiave esegetica di quanto viene raccontato: «Non c'è lido più lontano di quello dove non si approda».
Sebbene nascosto nella veste di un noir, Mare mosso non dimentica la cornice simbolica del mare, quell'appartenenza indissolubile che ogni isolano conosce. E il lido di Achille Vitale, purtroppo, sarà molto lontano, senza approdo, ma il personaggio è talmente riuscito e, alla fine, amichevole, che lascia il desiderio di continuare a conoscere le sue avventure.