Mancano 32 giorni alle elezioni.
Ieri sera sono stati consegnati alle cancellerie delle Corti di appello dei capoluoghi di regione gli elenchi delle candidate e dei candidati alle elezioni. Saranno divisi tra quelli che si presentano per i seggi uninominali di Camera e Senato (147 e 74, rispettivamente) e quelli che si presenteranno nei collegi plurinominali, cioè quelli in cui vengono elette più persone. I collegi del secondo tipo sono quelli che valgono per i parlamentari eletti col sistema proporzionale: si tratta insomma di liste di più candidati, in ordine di priorità dai capilista in giù. Più voti prenderanno le coalizioni, più persone elette proverranno dai loro elenchi.
Tra i candidati in Sicilia, la notizia è che nel collegio di Marsala, considerato blindato per il centrodestra, si candida all'uninominale la compagna di Berlusconi, Marta Fascina. Lo abbiamo anticipato ieri su Tp24. Candidata "senza voce" (nessuno l'ha mai sentita parlare in pubblico), Fascina non è certo espressione del territorio....
Giorgia Meloni ha pubblicato su Twitter il video di uno stupro avvenuto domenica mattina a Piacenza: una donna ucraina è stata violentata da un uomo richiedente asilo originario della Guinea. Molti esponenti del PD l'hanno criticata in primo luogo per aver rilanciato pubblicamente un video così sensibile e brutale, i cui protagonisti erano oscurati ma in cui si potevano sentire distintamente le urla e i lamenti della donna, che a quanto si sa non aveva dato il consenso alla diffusione delle immagini. Altre accuse hanno invece riguardato la strumentalizzazione dello stupro per fare campagna elettorale sui temi dell'immigrazione.
L'altra polemica del giorno riguarda un'espressione usata sempre da Meloni in un video trasmesso dal TG1, in cui annunciava la volontà di combattere le «devianze» tra i giovani. In quel “devianze”, molti hanno letto un riferimento a ciò che è genericamente diverso da una supposta “norma”, denunciando quindi un attacco alle minoranze etniche, o di orientamento o genere sessuale. Il segretario del PD Enrico Letta ha scritto su Twitter: «Io lo penso e lo dico, #VivaLeDevianze». Meloni ha risposto in un video che con “devianze” si riferiva a comportamenti contro le regole e le leggi.
L’ex M5s e sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha annunciato su Facebook che non si candiderà alle prossime elezioni: «Non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva».
Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha annunciato che per le prossime regionali in Sicilia il Movimento 5 stelle correrà da solo e non sarà più in coalizione con Pd e Sinistra nonostante abbiano celebrato insieme le primarie a luglio: «C’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili», ha scritto Conte su Facebook. «Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici (candidata dem), costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste». E, come già detto in passato all’indomani della caduta del governo Draghi, Conte ha aggiunto ancora una volta che «quello che vale a Roma vale a Palermo». La rottura in vista delle elezioni è così diventata definitiva sia su base nazionale sia su quella locale.
L’Alto commissario per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, ha lodato Mario Draghi e ha ricordato che era a favore dell’Ucraina. Non si è espresso sul prossimo esecutivo.
Oggi ci sarà un confronto dei leader al Meeting di Rimini organizzato da Comunione e liberazione. Saranno presenti Luigi Di Maio, Impegno Civico; Enrico Letta, Pd; Maurizio Lupi, Noi Moderati; Giorgia Meloni, FdI; Matteo Salvini, Lega; Antonio Tajani e Ettore Rosato per Fi e Iv.
ll ministro degli esteri Luigi Di Maio sarà capolista di Impegno Civico alla Camera in Calabria. Al secondo posto ci sarà Dalila Nesci sottosegretario per il Sud che ieri ha confermato la notizia ai giornalisti.
Matteo Salvini ha fatto sapere di aver proposto all’ex presidente della Sicilia Raffaele Lombardo di fare il capolista del Senato in regione, ma lui ha rifiutato la candidatura.