Giovanni Marchese, vice presidente della Cna in provincia di Trapani, è un periodo molto complicato per imprese e artigiani. Sullo sfondo una campagna elettorale che non scalda i cuori dei cittadini.
In questo momento ci preoccupano le bollette che stanno arrivando. Abbiamo avuto delle sorprese a luglio con bollette esorbitanti, spesso sono piccole attività che non riescono proprio a pagare.
Può farci qualche esempio?
L'aumento è stato di 4, 5 volte rispetto a quanto si pagava un anno fa. Ad esempio l'anno scorso c'erano aziende che pagavano 4, 5 mila euro, adesso si ritrovano a parità di consumi bollette di 15 mila euro. Dipende ovviamente dal tipo di attività. Ci sono aziende energivoere che sono state costrette a ridurre la produzione.
Un imprenditore a Marsala diceva che è peggio del lockdown, è così?
Sì. Nel momento in cui arriva una bolletta di 15 mila euro ad un artigiano e non la paghi entro la scadenza nel giro di qualche settimana viene l'ente gestore e ti chiude la linea. Ti fermi completamente.
Si parla molto in questi giorni di soluzioni al caro energia. Ci sono delle proposte della Cna?
Noi come Cna Nazionale abbiamo proposto di mettere un tetto massimo al prezzo del gas, in modo che le aziende sanno quanto costa il gas. Questa è la soluzione immediata per cercare di affrontare l'autunno, se tagliano le forniture le imprese non lavorano e ci saranno dei licenziamenti. Ci saranno aziende che non riusciranno a partire. E' da ottobre che i costi dell'energia aumentano. A lungo termine proponiamo di incentivare l'utilizzo dei tetti delle aziende per installare impianti fotovaltaici, in modo tale che ci sia un autoconsumo e una riduzione dei costi. Nel momento in cui sui tanti capannoni industriali e artigianali ci sono gli impianti fotovoltaici ci sarà una minore richiesta anche del gas e i prezzi scendono.
Oggi l'inflazione è all'8.4%. Ha ragione Macron quando dice che è finita l'era dell'abbondanza?
Parlo da imprenditore. Nel momento in cui aumentano i costi, c'è un calo dei consumi. Diminuzione del lavoro, cassa integrazione, aziende che chiudono. Il governo e la politica devono capire che le imprese sono la colonna vertebrale dell'Italia, se chiudono è finita. Il termine impresa è sbagliato, perchè da noi fare impresa è letteralmente un'impresa. Tra costi enormi, tasse, burocrazia.