Continuano i problemi per il mondo edile che, dopo aver affrontato il difficile momento dovuto alla Pandemia da Covid-19, si ritrova adesso da sola e al collasso. A denunciare tutto ciò, e a dare voce agli imprenditori edili, è Emanuele Virzì, Presidente di Confartigianato Imprese Trapani.
«Dopo aver creduto al rilancio dell’economia edile artigiana e aver ritrovato l’autostima della propria azienda che per parecchi anni aveva subito quel calo di fatturato, ci ritroviamo adesso ad essere illusi e nuovamente distrutti dalla nuova politica. In particolare, è da denunciare il dietrofront delle banche che prima ci accoglievano come degli eroi e che adesso non sanno più chi siamo. Insomma: dopo l’inganno la beffa. Abbiamo investito sugli operai, li abbiamo fatti qualificare, integrati con contratti indeterminati ma adesso le imprese sono al collasso, i cassetti fiscali pieni di credito virtuali che, però, non fanno cassa e non fanno economia. Ci ritroviamo ad avere difficoltà nel regolarizzare le proprie posizioni, con innumerevoli ritardi ai fornitori e mancati pagamenti ai dipendenti. Sta succedendo davvero e nessuno sta facendo nulla: la politica, poi, promette ma tace: la politica lavora per se stessa e non per le aziende, è confusa e in confusione. Siamo impossibilitati a proseguire i cantieri e giorno per giorno perdiamo la fiducia di tanti. Stiamo distruggendo la prima economia, continuando così moriranno i professionisti, i tecnici installatori, i ferramenta, i serramentisti e tutto il mondo edile e industriale.
Bisogna lanciare un grido di allarme, sbloccare le cessioni ad imprese e committenti, dare economia per riprendere la serenità perduta, ritrovare l’autostima di quell’artigiano che ha creduto a questa politica e che aveva garantito ai propri lavoratori che il futuro era proficuo ma che, invece, si sta spegnendo e non dà più segnali».