Una mamma che piange guardando le foto dei suoi due figli morti nel Mediterraneo di fame e di sete.
Due settimane in mare, senza che nessun soccorso. “Ci era rimasto un dattero a testa al giorno, mentre i miei bambini morivano di fame”. E' lo straziante racconto raccolto dal Corriere al centro immigrati di Pozzallo.
Il racconto di un gruppo di migranti che per due settimane hanno vagato nel Mediterraneo cercando un porto sicuro, una rotta sicura. Nel frattempo acqua e cibo finivano. Nel frattempo i bambini morivano. Tre anni il più grande, otto mesi appena il piccolo. Lei, la madre, partita dai campi profughi tra Siria e Libano, con il marito, si è fatta forza: “sia fatta la volontà di Dio”. «Ci era rimasto un dattero a testa mentre i miei bambini morivano di sete...», racconta Mamma Amira ai volontari. I suoi figli non sono gli unici a non avercela fatta. Sei morti su un'imbarcazione di 10 metri con a bordo 27 persone. Non ce l'ha fatta neanche un ragazzino di 12 anni, che aveva continuato a bere l'acqua del mare.