Il consiglio comunale di Castelvetrano dice no alla rinuncia della quota di proprietà della Torre del Giglio (ne avevamo parlato qui). Lo scorso 15 settembre è infatti stata bocciata la relativa proposta della giunta Alfano sulla proprietà di un terzo, ricevuta in donazione dalla famiglia Asta.
A questo proposito, scrive la sezione locale di Italia Nostra, auspicando che sindaco e giunta possano rivedere la loro posizione e non lasciare ai privati la possibilità di investire su questo prezioso bene architettonico. Il suggerimento è quello di costruire una politica culturale insieme alle associazioni del territorio, in modo da garantire la fruizione della Torre del Giglio alla città.
Per farlo, scrive l’associazione nella nota che potete leggere qui a firma dell’ingegnere Pietro Di Gregorio, l’amministrazione comunale potrebbe sollecitare alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali, il procedimento per la “dichiarazione di interesse culturale” del bene. Ciò comporterebbe l’imposizione da parte del Ministero nei confronti di chi si occupa della torre, ad assicurarne la conservazione. E, nel caso di interventi di particolare rilevanza, lo stesso Ministero potrebbe “concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa”.