Per far fronte all'emergenza idrica i Comuni di Trapani e Misiliscemi hanno deciso di acquisire dalla società Siciliacque SpA l' apporto idrico presso il serbatoio di San Giovannello, di circa 40 litri di acqua al secondo fino alla definizione dei lavori in corso di attuazione. "Questi provvedimenti - dicono Tranchida e Burgio - riporteranno a breve l’erogazione dell’acqua alla normalità".
Ad insorgere, però, la consigliera comunale Anna Garuccio: "L’Amministrazione di Trapani e il commissario Burgio hanno deciso di comprare nuovamente giornalmente acqua da Siciliacque, che ovviamente pagheranno i trapanesi e i misilesi in bolletta.
Perché comprare acqua da Sicilacque prima di controllare i motivi per cui l’acqua a San Giovannello dalla sorgente di Bresciana non arriva?".
"Ci risiamo: invece di erogare l’acqua dei nostri pozzi, si acquista da Sicilacque indebitando il Comune e pure i cittadini già alle prese con il rincaro delle bollette della luce e del gas".
Per Garuccio la crisi non è da imputare ai sbalzi di tensione di energia elettrica, ma dalla circostanza che l'acqua erogata da Bresciana "per oscuri motivi" giunge in quantità decimata a San Giovannello.
"Domani mattina - conclude Garuccio - mi recherò nuovamente all’ufficio idrico e qualora mi venisse negato l’accesso immediato agli atti previsto dalle mie funzioni ispettive, chiamerò seduta stante i carabinieri".