Sul voto di domenica prossima 25 Settembre incombe un ricorso. Lo ha presentato Marco Cappato, che ha chiesto di riammettere alle elezioni la sua lista Referendum e Democrazia, esclusa pur avendo raccolto online le firme necessarie.
Il giudice della prima sezione civile del tribunale di Milano, Andrea Borrelli, ieri ha preso tempo e ha fatto sapere che prenderà una decisione entro il 25 settembre. Il governo ha ammesso che, in caso di vittoria del ricorso, sarebbe costretto a rinviare le elezioni per questioni tecniche (ristampare le schede).
Probabilmente il voto slitterebbe a novembre, mentre per le Regionali in Sicilia il voto non è a rischio.
Il ricorso era stato depositato il 2 settembre scorso e ha l’obiettivo di ottenere la riammissione della lista, riconoscimento la validità delle firme digitali con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. In particolare, i legali della lista ‘Referendum e Democrazia con Cappato‘ hanno sottolineato, nel ricorso, che “da più di un anno la stessa identica procedura (la validità delle firme digitali, ndr) è ammessa invece per iniziative di un valore costituzionale altrettanto rilevante e cioè per le iniziative referendarie e le iniziative di legge popolare” e parlano di “palese irragionevolezza del presunto divieto di presentazione in forma elettronica di liste in occasione delle elezioni”. Secondo quanto ha affermato il legale difensore della lista, l’avvocato Giovanni Guzzetta, è una “violazione, flagrante e paradossale, dell’articolo 3 della Costituzione”.