Politici esperti e non tuttologi nel nuovo Governo siciliano. E' questa la volontà di Renato Schifani, neo presidente della Regione Siciliana. Schifani ha parlato dei suoi progetti e delle priorità della nuova amministrazione al TgR Sicilia.
“La giunta sara composta da assessori politici esperti nelle materie che saranno chiamati a gestire, non accetterò assessori tuttologi. Dobbiamo partire subito. Ho bisogno di 12 assessori che all’indomani dell’insediamento sappiano cosa fare e dove dirigersi”. Le parole di Schifani.
Le tre priorità per Schifani sono sanità, lavoro e antimafia ai quali aggiunge riforma della burocrazia. “La sanità è un tema sensibile e ho scoperto essere molto ambita da parte dei partiti. Io mi sbatterò perché vengano ridotte le liste d’attesa: è uno scandalo. È impossibile che il cittadino debba aspettare mesi per una tac o una risonanza presso una struttura pubblica. E se dovessi verificare che una tac presso il servizio sanitario convenzionato privato dovesse costare meno, lavoreremo per amplificare questa possibilità. Guarderò senza riserve perché il problema va risolto”, le parole del neo governatore.
Lavoro e giovani: “La mia priorità assoluta è dare lavoro ai giovani che si crea attraendo investimenti e facilitandoli attraverso procedure burocratiche snelle. Il mio primo impegno sarà semplificare e allo stesso tempo dare un segnale forte alla burocrazia che deve decidere e deve assumersi le proprie responsabilità”.
E nel programma di Renato Schifani spunta anche un comitato di vigilanza per la mafia. “Il Comitato di vigilanza fungerà anche da deterrente per la mafia. Sapere che c’è un organismo in più, non istituzionale ma creato da tre grandi esperti – non ho ancora i nomi in testa ma penso a un ex magistrato, un ex prefetto, un ex comandante della Guardia di finanza – sarà da un lato un deterrente e dall’altro un metodo incisivo per verificare le infiltrazioni della mafia che non ha colore politico".