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07/10/2022 12:00:00

Olivicoltori trapanesi in ginocchio. Assemblee e incontro con il prefetto

La crisi del comparto olivico sta mettendo in ginocchio i produttori della provincia di Trapani. Gli olivicoltori hanno sospeso la raccolta per qualche giorno e si sono tenunte diverse assemblee. Il calo dei prezzi delle olive e dall'altro lato l'aumento dei costi di produzione rischia di far crollare un importante comparto agricolo del trapanese e in particolar modo della valle del Belice. 

Salvare l’agricoltura trapanese dev’essere il primo punto dell’agenda del nuovo Governo Regionale e per questo a gran voce gli agricoltori chiedono che si formi subito un esecutivo che possa salvaguardare il settore.

È quanto emerso al termine dell’incontro tra il direttore della Coldiretti di Trapani,  Santo Di Maria e una delegazione di imprenditori del comparto olivicolo con il prefetto Filippina Cocuzza.

Il prezzo di vendita sia dell’olio d’oliva sia delle olive da mensa è molto basso e comunque ancora non si conosce effettivamente e questo mette in ginocchio centinaia di imprese che rischiano di chiudere provocando una vera tragedia per tutta la provincia che vive dell’indotto olivicolo.

Il vantaggio competitivo dovuto all’anticipo della raccolta rispetto al resto d’Italia – è stato ribadito – si sta erodendo perché non si raccoglie e quindi non si molisce. Il Prefetto ha assicurato il suo impegno continuo anche con il Governo nazionale e l’interlocuzione con il direttore generale dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura.

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Campobello, il sindaco Castiglione a fianco degli olivicoltori - Il sindaco Giuseppe Castiglione, all’interno dell’area attrezzata di Castelvetrano, ha preso parte alla manifestazione promossa dagli agricoltori della Valle del Belice, che hanno lanciato un forte grido d’allarme a causa della grave crisi che sta colpendo il comparto per via dell’aumento vertiginoso dei costi di produzione, ma soprattutto per via del calo del prezzo del prodotto imposto dai grandi imprenditori e commercianti di olio e di olive.

«Sarò sempre al fianco degli agricoltori del nostro territorio – ha affermato il sindaco Castiglione nel suo intervento – sostenendoli in ogni iniziativa necessaria al fine di scongiurare il collasso di un settore che negli anni è stato sempre più fortemente penalizzato a causa di una serie di fattori, tra cui il più preoccupante è il calo del prezzo di vendita delle olive che si sta verificando quest’anno. Insieme agli altri sindaci del territorio, chiederemo anche l’intervento di sua eccellenza il Prefetto di Trapani al fine di ottenere, da parte dei venditori, l’applicazione di un prezzo minimo di mercato. Siamo consapevoli, infatti, che il collasso dell’agricoltura avrebbe conseguenze economiche devastanti per tutta l’economia locale». Come forma di protesta, gli agricoltori della Valle del Belice hanno sospeso per due giorni la raccolta delle olive da mensa.

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Partanna, protesta degli olivicoltori del Belice. Incontro con sindaco Catania - Il sindaco di Partanna, Nicolò Catania, neo eletto deputato regionale all’Ars, ha incontrato nel pomeriggio di ieri gli olivicoltori del Belice, che già nel recente passato lo avevano coinvolto per portare avanti le loro istanze relative ai problemi della olivicoltura territoriale. Nel corso di una protesta spontanea, il sindaco è stato invitato, unitamente ai sindaci di Castelvetrano e di Campobello di Mazara, a presenziare per condividere le ulteriori preoccupazioni dovute al basso prezzo del prodotto nonostante i rincari dei costi di produzione che gli agricoltori si sono trovati ad affrontare per portare avanti la produzione. Come se non bastasse, nella vasta area del territorio belicino si sono verificati eventi atmosferici tali da colpire profondamente l’economia agricola del territorio. La rabbia degli agricoltori è sfociata, quindi, in una ferma presa di posizione da cui è scaturita la decisione di non raccogliere le olive. Il sostegno di Catania non è venuto meno, così come quello degli altri sindaci, e lo stesso, nella triplice veste di sindaco, di coordinatore dei sindaci della Valle del Belice e di neo deputato all’Ars, ha dichiarato: “Mi sono fatto carico di rappresentare la questione al Prefetto e alla Camera di Commercio, così come ho fatto già come le istanze sulla riforma dei consorzi di bonifica, facendomi portavoce delle problematiche della filiera. Per la giornata di oggi ho chiesto e ottenuto alcuni incontri, i cui esiti saranno a breve comunicati al comitato spontaneo; probabilmente già sabato”.

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Il Sindaco di Castelvetrano al Prefetto: "Fissi un prezzo minimo" - Il Sindaco Enzo Alfano ieri in prefettura per perorare la causa degli agricoltori, in seguito all'incontro avuto ieri pomeriggio con il comitato spontaneo, presso l’area attrezzata della Diga Delia.

Presenti il direttore generale di Coldiretti direttore CIA e Confagricoltura, le forze dell’ordine provinciali, il sindaco di Campobello Castiglione; Dott. Cartabellotta (dirigente regionale), e il dott. Marino per la Consulta spontanea degli agricoltori.

La protesta e la contestuale richiesta di aiuto da parte degli agricoltori, nasce dalle preoccupazioni riguardo il prezzo del prodotto del comparto olivicolo, che secondo le previsioni sarà più basso del solito, malgrado i crescenti rincari per la produzione. Gli olivicoltori hanno intanto deciso di sospendere la raccolta delle olive da mensa per due giorni, dando seguito alla loro mobilitazione.

“L’olivicoltura occupa molti lavoratori e aziende del territorio, – afferma il primo cittadino - che vanno sostenuti subito. Per questo, chiederò l’intervento di sua eccellenza il Prefetto di Trapani, affinché venga stabilito un prezzo minimo di mercato. Il problema in verità è annoso e andrebbe risolto a livello regionale, con una riforma agraria al passo coi tempi, che tuteli i produttori e promuova i prodotti. L’Amministrazione Comunale di Castelvetrano proclama lo stato di calamità, in seguito ai danni del maltempo devastante della scorsa settimana, che ha causato danni al raccolto degli agricoltori".