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13/10/2022 22:00:00

Crisi dell'Agricoltura, Safina: "la Regione fronteggi il caro energia e delle materie prime"

La crisi dell'agricoltura siciliana, il caro energia che sta mettendo in crisi il settore olivicolo e vitivinicolo sono al centro di un intervento del neo deputato regionale trapanese del PD Daro Safina che chiede al Governo Musumeci, anche se di fatto ha conluso il mandato un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Questa la nota completa di Safina: 

"Pur rendendomi conto che il Governo Musumeci abbia, di fatto, concluso il suo mandato, essendo lo stesso ancora in carica formalmente per compiti ordinari ed emergenziali, in attesa che il nuovo Esecutivo guidato dal Presidente Schifani si insedi, bisogna provvedere immediatamente alla istituzione di un tavolo di confronto con le organizzazioni che tutelano e rappresentano le aziende agricole. Le nostre comunità produttive sono sull'orlo del baratro per via degli effetti della guerra e della spregiudicata speculazione sui prezzi del gas e dell’energia che stanno incidendo pesantemente sull’economia dei nostri territori.

Nella sola provincia di Trapani, ad esempio, non si può soprassedere sui danni alla produzione olearia del belicino. Stessa problematica afferisce, inoltre, il settore vitivinicolo e l'agricoltura tutta senza distinzione di sorta. Sappiamo benissimo che, nel nostro territorio, l'attività legata alla lavorazione della terra è da sempre una significativa fonte di reddito.

Avverto forte l'urlo disperato delle aziende agricole del territorio ed è per questo che, da deputato regionale, faccio appello a tutti i Consiglieri Comunali e agli amministratori di difendere uno dei pochi settori produttivi siciliani e dei piccoli comuni e di non lasciare da soli gli agricoltori.

Io per primo, doverosamente, mi pongo davanti alla schiera di famiglie ed imprenditori che stanno soffrendo per il rincaro dei costi dell'energia e delle materie prime.

Per la sola agricoltura, sottolineo, i dati sono più che allarmanti: i produttori di olio in questa stagione, oltre a dover fare fronte ai soliti blocchi sul prezzo praticato dai commercianti all’ingrosso, si ritrovano aumentato il costo della molitura da parte dei frantoiani del 50% e in alcuni casi anche del 70%, a causa dell’aumento dell'energia elettrica.

Pur se apprezzabile, non basta l’impegno di alcuni amministratori, tra tutti il Sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo, per l'intesa raggiunta per tenere il prezzo a 6€ per una decina di giorni. Si possono e si devono individuare altri interventi. Serve che la Regione Siciliana, tramite l'Assessorato dell'Agricoltura, adotti provvedimenti necessari affinché si faccia carico dei maggiori costi per l'energia elettrica, rispetto all’anno 2021, che dovranno sostenere i circa 600 frantoi siciliani, in modo tale da riportare il costo della molitura ai prezzi del 2021. Gli agricoltori vivono un momento difficile e non possono essere abbandonati nell'affrontare questi pesanti rincari dei costi".