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16/10/2022 06:00:00

Trapani allagata, oggi il Consiglio Comunale aperto. Un anticipo di campagna elettorale?

 La resa dei conti. Firenze, 26 aprile 1478, era una domenica mattina pure allora quando si consumò una delle trame politiche più famose della storia dell’uomo: la congiura dei Pazzi. Lorenzo De Medici nonostante fosse definito il Magnifico e sembrava godere di grande approvazione popolare, fu ferito dagli oppositori politici che volevano eliminarlo, poi la storia ed il suo epilogo la conosciamo.

Trapani, 16 ottobre 2022, ancora una domenica mattina, un consiglio comunale straordinario dove si respirerà già aria di campagna elettorale. I temi li conosciamo ormai da settimane uno fra tutti l’alluvione, anzi, le alluvioni.

Sì perché, dopo quella del 26 settembre scorso, sembra che Trapani non ce la faccia a sopportare una caduta d’acqua piovana consistente e i soliti punti della città sembrano destinati ogni volta ad essere sommersi. E così alle prime gocce d’acqua c’è gente che si chiude in casa, saracinesche di locali che chiudono e che posizionano davanti le porte dei paracqua abbastanza alte da sperare che l’acqua non entri e che non bagni tutto, che bagni il lavoro, i sacrifici e la fatica, ancora una volta.

E' la luce di una città che si spegne come una candela su cui cade una goccia d’acqua. E se l’acqua dal cielo non manca, è mancata invece spesso quella che dovrebbe uscire dai rubinetti di alcune zone del territorio e poi ancora acqua di un fiume che supera i suoi argini per riprendersi ciò che è stato, ed è un simbolo di una natura arrabbiata come i cittadini per ciò che la politica negli anni ha sfruttato a suo piacimento.

Ma torniamo alla politica trapanese con i suoi protagonisti, di un sindaco che non si chiama Lorenzo ma Giacomo e dei suoi oppositori che aumentano giorno dopo giorno. Una maggioranza, quella di Tranchida che ricordiamo nel 2018 era del 70% e che piano piano, come delle gocce d’acqua che lentamente corrodono la pietra, si sta sempre di più sfaldando.

Ci sono oppositori della prima ora come le due cinque stelle Cavallino e Trapani, elette dal popolo per fare opposizione e a cui non è sfuggito nulla in questi anni e che hanno cercato in ogni occasione, anche la più piccola mancanza del sindaco, di farne tema di critica, l’ultima in ordine cronologico, l’apparizione di Tranchida in una trasmissione politica a Telesud con delle galoche ai piedi e l’aria stremata di chi, da giorni ha chiuso occhio veramente poco per le continue emergenze alluvionali.

<<Tranchida è esattamente questo, rappresenta il narcisismo di massa, dove si esiste solo se si è al centro dell’attenzione di tutti>> così in un post di Facebook la consigliera Francesca Trapani descrive il sindaco con tanto di foto del protagonista.

 

E poi ci sono gli oppositori della seconda, terza e quarta ora. Tra tutti vi sono da segnalare ex consiglieri di maggioranza che oggi possono definirsi consiglieri d’eccellenza di opposizione, tra cui il giovane Giuseppe Lipari, uno tra i primi ad uscire dal “dominio tranchidiano” che lo ha portato a Palazzo Cavarretta per poi svegliarsi dall’incantesimo e farsi portavoce della gioventù politica antisistema. 

Poi c’è la consigliera Anna Garuccio, anche lei impeccabile nel controllo costante e critico dell’attività politica della maggioranza di cui faceva parte e che adesso fa paura a Tranchida in vista delle amministrative del prossimo anno.

Sì, perché lei, insieme ad un altro consigliere big ex maggioranza che ad ogni elezione in cui corre sbarella i seggi con tantissimi voti, Peppe Guaiana, e al consigliere Silvestro Mangano, ha fondato un nuovo gruppo consigliare di opposizione dal nome “Progetto Trapani 2023” con ovvi intenti per le prossime elezioni amministrative.

E poi c’è una parte di cittadinanza, composta sia da chi è rimasto fuori dall’attuale compagine governativa come Giovanni De Santis, che con la sua nuova pagina Facebook “Parlane con Giovanni” e la sua “Banca delle idee” sta già preparando un nuovo contenitore politico cercando consensi in vista del prossimo appuntamento elettorale, sia da altri personaggi trapanesi che sui social in maniera coinvolgente, soffiano da tempo sul fuoco del malcontento e auspicano un cambiamento politico in città.

E poi c’è il popolo, quello che di politica attiva non ne vuol sentir parlare e che a tratti la disprezza, perché ciò che gli interessa davvero è vivere bene nella loro città e che chiede a questa politica, serietà e buon governo. Quello che succederà in questa seduta consigliare solo il tempo (speriamo buono) ce lo dirà, ma un dato di fatto è lapidario, che la massiccia maggioranza tranchidiana del 2018 non esiste più, e gli oppositori si sono mossi in questi giorni anche per una petizione per sfiduciare tranchida, e la strada alle prossime elezioni è relativamente corta. Se sarà una congiura come quella fiorentina di qualche secolo fa, lo vedremo, ma sicuramente è un segnale dal futuro e la maggioranza del consiglio comunale come una diga che fa “acqua” da tutte le parti deve iniziare una veloce riparazione.

Rossana Titone