Approvato il Bilancio di Previsione a Marsala il consiglio comunale è pronto a rideterminare nuovi equilibri.
A Piano Triennale Opere Pubbliche approvato il consigliere Flavio Coppola, di Noi Marsalesi, ha indicato il gruppo fuoriuscito dalla maggioranza cittadina, non vanno all’opposizione ma alla minoranza. Le parole in politica hanno un peso, come del resto in ogni ambito, ma qui c’è un filo sottile che lega la minoranza ai provvedimenti: laddove fossero anche condivisi per l’utilità la minoranza sarà lì ad approvarli.
Noi Marsalesi aveva una assessora in giunta, Antonella Coppola, e da quando la stessa si è dimessa il gruppo non ha più rappresentati in giunta, peraltro gli stessi pare stiano lavorando ad una nuova candidatura per la figura del prossimo sindaco.
Nella attività consiliare di Flavio Coppola ci sono state tante battaglie che ha dovuto condurre da solo, solo dopo sposate da altri consiglieri: dal Convitto audiofonolesi, dai tanti problemi delle scuole cittadine, anche quando la competenza è dell’ex Provincia, e non in ultimo per il centro Elios, costretto a fare attività solo pomeridiana e, invece, l’attività diurna sarebbe necessaria per tutti i disabili che hanno già terminato la scuola. Emendamento che ha presentato, che ha visto un solo voto contrario: quello del presidente della commissione Politiche Sociali, Ivan Gerardi. Però vuole fare l’assessore per la città di Marsala.
Chi sarebbero allora in minoranza? Dei tre sconfitti alle elezioni, la posizione chiara è solo quella di Rino Passalacqua e di Mario Rodriquez, Nicola Fici ambiguamente batte un colpo qui e uno lì, come da campagna elettorale del resto. All’opposizione netta ci sono Gabriele Di Pietra e Leo Orlando, figura di maggioranza critica, che sfiora l’opposizione, è quella di Pino Carnese.
Il resto è ancora maggioranza, qualcuno con un mal di pancia in più ma restano in quell’area.
Passerà poco e il sindaco Massimo Grillo metterà mani alla giunta, ridisegnando contorni e obiettivi certi. Non si sa ancora quanti assessori verranno rimossi e sostituiti, certamente ci sarà un rimescolamento delle deleghe, qualcosa nella macchina attuale non funziona. Potrebbe non essere sostituito, e non lo sarà, il vice sindaco Paolo Ruggieri in ragione del collegamento diretto con l’attuale Ministro per il Sud, Nello Musumeci. Così come non verrà rimossa Valentina Piraino, assessora di fiducia e braccio destro di Grillo.
Per il resto è tutto una grande incognita, dipende molto dai partiti, dalla loro capacità di essere leali al programma sposato 2 anni fa e alla resistenza in coalizione ma soprattuto alla loro tenuta, che francamente per qualcuno è venuta giù come una torre di carta.
Le prossime settimane, dunque, saranno di assestamento tattico anche in virtù delle risposte che la città attende, e di certo non ha bisogno di improvvisazione.