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04/11/2022 06:00:00

Sicilia. Schifani minaccia le dimissioni, Miccichè rinuncia: "Non sarò presidente dell'Ars"

 E’ durato meno di una luna di miele, che poi è diventata subito fiele, l’unione di intenti tra Gianfranco Miccichè e Renato Schifani.


Il primo, che è pure coordinatore siciliano di Forza Italia, ha spinto per la non ricandidatura dell’uscente Nello Musumeci, ha rivendicato una candidatura azzurra, ha sposato quella di Schifani e ora i due pare non si trovino d’accordo su nulla.
Schifani è troppo legato al vecchio governo regionale, ha chiesto a Gaetano Armao parecchi consigli, ha fatto lo stesso con Ruggero Razza per la Salute, con Marco Falcone per le Infrastrutture.

In questa nuova compagine di governo Miccichè non gioca le carte, non le da nemmeno e subisce la parte a lui ostile del partito e ora che il 10 novembre l’Aula dovrà eleggere il suo presidente si cercano le alleanze per tornare sulla scranno più alto. Miccichè avrebbe il favore, dichiarato tra l’altro, dei deputati di Cateno De Luca, potrebbe pure trovare sponda tra i dem e con qualche grillino. Fuoco incrociato, e manco tanto a sorpresa, con Renato Schifani che minaccia le dimissioni se Miccichè tornerà ad essere il presidente dell’ARS: “Con Miccichè presidente dell’Ars mi dimetterei, prendendo atto di non avere una maggioranza, per sottrarmi al logorio, perché sono stato candidato ed eletto da una coalizione”.

Nuccio Di Paola, candidato presidente della Regione con il M5S, ammette il buon rapporto con Miccichè: “Non nego che con il presidente Miccichè c’è stato molto feeling, stesso discorso per molti altri colleghi della maggioranza. Saremo una opposizione intransigente ma che vuole produrre risultati col rispetto dei ruoli”.

Poi la marcia indietro di Miccichè: «Continuo a percepire una costante preoccupazione circa la mia possibile rielezione a presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Così come tutti sanno, io sono una persona seria e 5 anni fa fui eletto su indicazione della maggioranza. Sono sicuro che anche questa volta sarà eletto il deputato indicato dalla nostra coalizione. Vorrei quindi rassicurare il presidente della Regione: non sono necessarie dimissioni perché io non sarò candidato alla presidenza dell’Ars”.

Nel frattempo Schifani ha già creato la task force sui fondi del PNRR, alla guida c’è la Maria Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, c’è anche Ignazio Tozzo, Giovanni Bologna, Vincenzo Falgares, Carmen Madonia, Vitalba Vaccaro.
Schifani si concentra poi anche sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto: “A giorni saremo a Roma per discutere con il ministro Salvini di un’opera strategica per lo sviluppo e la crescita del nostro Mezzogiorno: la realizzazione del ponte sullo Stretto. Siamo convinti che ci siano tutti i presupposti per potere, non dico passare alla storia noi, ma alla storia del Paese tutti coloro i quali contribuiranno, in maniera seria e compiuta, all’attuazione di un progetto che, evidentemente, è sempre più strategico in una economia la globalizzazione e la velocità del trasporto delle merci è sempre più essenziale per la crescita e lo sviluppo del Pil di ogni Paese”.

Rossana Titone