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08/11/2022 08:17:00

Com'è andata la protesta contro il caro energia a Palermo

" CNA Sicilia" insieme alle altre associazioni regionali di categoria ha promosso una grande mobilitazione regionale contro il caro bollette, per manifestare la sofferenza d tante famiglie e lavoratori stremati dai rincari e di molte aziende ormai al collasso. Il corteo si è svolto ieri 7 novembre, a Palermo, in una giornata quasi estiva, partendo da piazza Croci e giungendo fino a piazza Verdi, di fronte il teatro Massimo. Ad aprirlo sono stati tutti i sindaci dei comuni coinvolti, sfoggiando la fascia tricolore.
Già da diversi mesi la "CNA Palermo" organizza assemblee nei territori della provincia, incontrando le amministrazioni locali, gli imprenditori, i lavoratori, i pensionati e i giovani.
Accanto a "CNA Sicilia" presenti anche: Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione Italiana Amministratori Condomini, UNAI e le consulte giovanili Movimento Terra è Vita e Trinacria.

"Quella di giorno 7 novembre non vuole essere una serrata né tantomeno uno sciopero - dice Pippo Glorioso, segretario provinciale della Cna di Palermo - bensì una manifestazione democratica per chiedere a gran voce e unitariamente che il governo centrale ascolti le nostre istanze, per tutelare le fasce più fragili, e possa intervenire concretamente. Secondo i dati dell'Ocse e del Fondo Monetario siamo già in recessione e a questa aggiungiamo che l'inflazione è quasi al 12%. Sono dati allarmanti che porteranno la nostra società isolana in ginocchio se non si interviene. Abbiamo scritto delle proposte che consegneremo alla fine della manifestazione di lunedì 7 novembre al Presidente della Regione Renato Schifani e al Prefetto di Palermo Emanuele De Francesco. Sono sedici punti che le associazioni di categoria hanno individuato per potere intervenire immediatamente e arginare la crisi".

Anche" Federconsumatori Sicilia" ha partecipato ieri in Piazza Croci, alla mobilitazione regionale contro il caro energia, indetta dalle associazioni datoriali dell’isola. La decisione deriva dal numero elevatissimo, ed in crescita, di segnalazioni di difficoltà a pagare le bollette ricevute da Federconsumatori. Questa decisione è , tra l’altro, in continuità con la manifestazione “Pentole vuote” tenutasi a Palermo il 10 giugno scorso che abbiamo documentato con un articolo .
https://www.tp24.it/2022/06/10/economia/pentole-vuote-le-associazioni-di-consumatori-protestano-in-sicilia-contro-il-carovita-nbsp/178190#:~:text=%22Pentole%20vuote%22%2C%20le%20associazioni%20di%20consumatori%20protestano%20in%20Sicilia%20contro%20il%20carovita%C2%A0

"La manifestazione del 7 novembre – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – è stata organizzata dalle associazioni degli artigiani, degli agricoltori, dei commercianti, dei costruttori edili e dai maggiori sindacati regionali. Saremo presenti anche noi, perché la loro piattaforma di richieste per combattere il caro energia è in gran parte coincidente con la nostra, scaturita dall’Assemblea nazionale delle Associazioni dei Consumatori del 18 ottobre".

Le rivendicazioni di Federconsumatori e delle altre associazioni di difesa dei consumatori, infatti, prevedono 5 punti specifici:

1) la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, con la lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia

2) l’aumento dei bonus per energia, gas e acqua e l’allargamento della platea dei beneficiari, attraverso l’innalzamento delle soglie Isee, anche differenziate per intensità di aiuto, insieme con la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica

3) la riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali, e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni

4) una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche

5) un piano nazionale straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese, insieme con la precisazione e il rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti superiori ad una certa soglia realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce

"Buona parte di queste richieste sono condivise dalle associazioni del mondo del lavoro, quindi ci sembra corretto partecipare alla loro iniziativa pubblica – spiega La Rosa – Anche perché continuano ad arrivarci segnalazioni da parte di consumatori stremati dai rincari, che rischiano seriamente la povertà energetica o, addirittura, la stanno già sperimentando".

Parallelamente alla partecipazione alle iniziative pubbliche, inoltre, Federconsumatori continua a monitorare il mercato ed è pronta a denunciare ogni forma di speculazione sul prezzo dell’energia
. "In queste settimane il prezzo del gas è sceso nuovamente intorno ai 100 euro al MWh al Ttf di Amsterdam – conclude La Rosa – quindi ci aspettiamo una riduzione delle bollette nei prossimi mesi. Se non sarà così, allora ci sarà qualcosa di strano".

Siamo stati a piazza Croci, diventata un tripudio di colori per la presenza delle numerose bandiere svolazzanti delle varie associazioni, e abbiamo raccolto una delle tante voci di indignazione contro il caro energia:
"Sono qui , oggi, insieme al gruppo degli artigiani e commercianti del comune di Caccamo per manifestare e sensibilizzare in maniera democratica gli organi competenti contro il caro energia . Noi diciamo stop al caro bollette perché il governo regionale e nazionale , attraverso i politici che ci rappresentano, ascolti la nostra voce con la mobilitazione di oggi e intervenga per tutelare il diritto di fare impresa fortemente minacciato dai rincari. Rischiamo la chiusura di ben 63 mila aziende della regione siciliana e di arrivare di conseguenza a un punto di non ritorno… E’ necessario agire tempestivamente" - ci spiega Salvatore Cozzo, delegato comunale della Confartigianato.

Dorotea Rizzo