Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, aveva tenuto le deleghe di Dario Safina, che si era dimesso per correre per le elezioni regionali, in stand by: se il suo delfino, ex assessore, attuale consulente del Comune di Trapani, non fosse stato eletto allora, quasi certamente, sarebbe stato reintegrato in giunta.
Sospiro di sollievo, Safina è stato eletto all’ARS e Tranchida ha provveduto alla sostituzione in giunta nominando Enzo Guaiana.
Non sono note le deleghe, il Primo Cittadino potrebbe procedere anche ad una rimodulazione delle stesse.
Guaiana ha giurato ieri mattina nella qualità di assessore, una prima dichiarazione l’ha lanciata sui social: “Spero di affrontare questa nuova esperienza con l’umiltà e la genuinità che mi contraddistingue”.
Il neo assessore è cugino del presidente del consiglio di Trapani, Giuseppe Guaiana, uniti nel sostenere quasi cinque anni fa l’attuale sindaco e oggi divisi. Il presidente è pronto a dare battaglia al sindaco uscente o scendendo in campo in prima persona oppure appoggiando un candidato che sia credibile e sintesi delle diverse anime del centrodestra.
Il criterio finora utilizzato dal sindaco Tranchida è quello di nominare un consigliere comunale assessore ma facendolo dimettere da consigliere così da scorrere la lista, operazione che molti leggono come elettorale ma è una mossa politica per coinvolgere i vari componenti delle liste che lo hanno sostenuto. Se Enzo Guaiana dovesse dimettersi al suo posto entrerebbe Salvatore Basiricò, della lista Cambiamenti.
Occhi puntanti intanto su Misiliscemi, dove si voterà il 13 novembre, i due competitor sono Salvatore Tallarita e Giuseppe Peralta, quest’ultimo appoggiato da Tranchida: "Domenica 13 Novembre presso le scuole di Misiliscemi, i cittadini eleggeranno il Sindaco ed il Consiglio comunale. Il vincitore si troverà ad affrontare problemi vecchi e nuovi (non ultimo quello dei cambiamenti climatici e conseguenti disastri idrogeologici, leggasi bombe d’acqua / esondazione fiume Verderame - gestione Regione del bacino idrografico) ma, soprattutto, a