A quasi due anni dall’avvio dei lavori, entro il prossimo mese di Febbraio 2023, la comunità di Marsala avrà a disposizione il nuovo complesso di Social Housing realizzato all’interno del quartiere di Amabilina. Il fulcro del progetto, finanziato con circa 2 milioni di euro, fondi tratti dal PO FESR 2014/2020, azione 9.4.1, è stata la ristrutturazione e il recupero a fini abitativi e sociali, di un complesso edilizio, una volta ad uso scolastico. A eseguire i lavori è l’impresa Fenix Consorzio Stabile di Bologna – Castrogiovanni srl (consorziato).
Da un immobile prima adibito a scuola, verranno ricavati 25 alloggi sociali, destinati a specifiche categorie di utenti. Il nuovo edificio conterrà spazi destinati all’uso sociale, aperti alla comunità e all’associazionismo. Ma il lavoro condotto sta riguardando anche la riqualificazione del contesto urbano immediatamente prossimo al nuovo immobile, attraverso la creazione di aree verdi e spazi socio-educativi, ricreativi, sportivi e culturali. Saranno presenti un poliambulatorio ed un centro analisi, una biblioteca, una cucina e zona living, una sala brico. Verranno potenziate strade e realizzate aree verdi attrezzate anche con giochi.
“Al momento del mio insediamento – ricorda il presidente dello Iacp di Trapani, avvocato Vincenzo Scontrino – tra le tante belle e buone eredità lasciate dal capace uscente commissario straordinario dott. Fabrizio Pandolfo, ho trovato anche questo restyling, una scuola, abbandonata, sottratta al degrado, per essere restituita ad un uso pubblico con finalità abitative e sociali. Un lavoro inizialmente condotto da amministrazioni diverse, per lo Iacp, l’allora commissario Pandolfo, per il Comune di Marsala, la Giunta del sindaco Di Girolamo e proseguito con dall’attuale Cda di questo Istituto e dall’esecutivo di governo comunale del sindaco Grillo. Comune denominatore il volere consegnare alla collettività, un qualcosa di utile. Azione frutto del più vero e profondo senso del dovere. Ho visitato il cantiere e ho potuto vedere ciò che si sta realizzando. Ho espresso compiacimento a tutti i protagonisti. E’ sotto gli occhi di tutti, a meno che al solito c’è qualcuno che non vuole guardare, come abbiamo saputo coniugare insieme, per renderli cruciali, spesa pubblica, lavoro, e casa. L’intervento – prosegue l’avv. Scontrino – è da valutare positivamente sotto il profilo del miglioramento della qualità della vita, spero che quanto realizzato qui si possa presto estendere altrove, lo abbiamo fatto a Trapani, lo stiamo per fare a Marsala, speriamo che risultato positivo analogo possa esserci anche ad Alcamo, dove stiamo lavorando, nella frazione trapanese di Ummari, dove di recente abbiamo consegnato i lavori per recuperare l’antico borgo rurale Livio Bassi, e poi ancora a Mazara, Valderice e Castelvetrano, dove stiamo definendo le nuove progettualità di Social Housing”.
“ Ma c’è un passaggio che mi piace evidenziare – prosegue il presidente Iacp – e cioè quello della concertazione che nella fase preliminare si è anche realizzata con la cittadinanza attraverso le associazioni. Si è elaborato quindi un progetto che ha tenuto conto delle esigenze dei cittadini”
L’immobile è di proprietà comunale, la fase progettuale, condotta dai tecnici dello Iacp di Trapani, capeggiati dal Rup, architetto Francesca D’Amico, è stata preceduta dalla convenzione e da un protocollo d’intesa tra Iacp e Comune di Marsala.
“La scommessa che speriamo di poter presto dire essere riuscita – commenta il Direttore Generale dello Iacp di Trapani, ing. Eugenio Sardo - è quella di aver realizzato, in un quartiere dove coesistono diverse problematiche, un'idea che coniuga la possibilità di offrire abitazioni a chi ne ha bisogno e anche quella di assicurare servizi che saranno sicuramente messi a disposizione di tutti i cittadini della zona. Una iniziativa parecchio interessante, perché oltre ad offrire a chi risulterà averne titolo, abitazioni a prezzo calmierato, aggiunge valore all’intero rione, si creano spazi a servizio della comunità, che saranno gestiti dal Comune di Marsala o da associazioni alle quali l’amministrazione comunale potrà decidere di rivolgersi. La novità rispetto al passato è quella che oltre che consegnare un edificio, in questo caso destinato ad ospitare alloggi sociali, verranno rese fruibili e utilizzabili zone e locali da usare per le attività che possono coinvolgere gli abitanti del quartiere, aspetto che in passato veniva trascurato, certamente per l’assenza di fondi destinati a questi aspetti. Il Social Housing ha introdotto la possibilità di spendere fondi pubblici anche per questa finalità, la casa e l’area, lo spazio, da poter vivere, certamente avremo a disposizione un esempio concreto di buona vivibilità”.
“La nuova frontiera delle abitazioni a prezzo calmierato – conclude infine il presidente Iacp avv. Vincenzo Scontrino – è un tema molto interessante che ha visto impegnata la precedente amministrazione regionale a guida Musumeci e credo bene che lo sarà anche per la nuova Giunta regionale di Governo del presidente Schifani. E’ la strada giusta non solo per riqualificare l’edilizia popolare esistente, ma per rivisitare tutti i rioni e quartieri popolari, introducendo assieme a queste nuove forme di abitazione anche contesti di vivibilità sociale aperti alle comunità. Sono ben felice di guidare un ente che ha mostrato di essere all’avanguardia con i propri lavoratori, donne e uomini, di essere in prima linea sul territorio provinciale e regionale”.