Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/11/2022 11:00:00

Sicilia, si schianta con l'auto in autostrada e muore 

Ancora incidenti stradali e ancora morti sulle strade e autostrade siciliane. L'ultimo ieri sull’autostrada A20 Palermo-Messina. A perdere la vita, il 47enne Calogero Giglio, che si faceva chiamare Lillo, di Barcellona Pozzo di Gotto. L’uomo viaggiava con la sua auto direzione Messina, quando nei pressi dello svincolo di Milazzo ha perso il controllo della sua Lancia Y, andando a sbattere contro il guard-rail. La violenza dell’impatto non gli ha lasciato scampo ed è morto sul colpo.

Inutili i soccorsi dei sanitari del 118 intervenuti subito dopo la segnalazione giunta alla sala operativa unica della Polstrada di Catania, che ha allertato i colleghi della sezione Boccetta. Secondo i primi rilievi condotti dalla polizia non ci sarebbero altri mezzi coinvolti.  L’asfalto bagnato e la velocità non avrebbero consentito di ridurre la violenza dello schianto. 

 Lillo Giglio era impiegato da anni in un supermercato di Barcellona Pozzo di Gotto, era molto conosciuto e apprezzato. Lo piangono i colleghi e gli amici, assieme alla moglie e alla famiglia, già toccata dalla morte del fratello minore, Dario, morto in un incidente a soli vent’anni.

Una tragedia della strada alla vigilia della giornata mondiale ed europea in memoria delle vittime stradali che sarà celebrata oggi. La presidente Pina Cassaniti Mastrojeni dell’Aifvs, associazione italiana familiari vittime della strada afferma: «Anche questa è una pandemia ma che rispetto al Covid, viene trattata con meno rigore come se fosse un fatto privato. Il programma europeo indica la sicurezza stradale una responsabilità condivisa. Pertanto ciascuno è chiamato a fare la sua parte per fermare una strage che ancora oggi conta nove vittime e più di seicento feriti al giorno».