A Roccamena, sabato 10 dicembre, alle 10, presso l’auditorium comunale, si presenta “Luigi Ilardo. Omicidio di Stato”. È la confessione inedita della figlia del boss che, dopo aver fatto scoprire il covo di Provenzano, è stato abbandonato dalle istituzioni e poi ucciso nel 1996. Il 10 maggio di quell’anno, fu proprio la figlia Luana a precipitarsi in strada dopo l’agguato, cinque giorni prima di entrare nel programma di protezione.
Luana Ilardo sarà presente alla presentazione di questo libro di Anna Vinci, edizioni Chiarelettere.
Un evento organizzato da Roberto Mirandola, al quale parteciperanno anche il senatore Carmine Mancuso, Ismaele La Vardera e Maricetta Tirrito del comitato CO.G.I (Collaboratori di Giustizia Italiani).
L’incontro sarà moderato da Ignazio Maiorana, giornalista e scrittore, direttore del quindicinale L'Obiettivo.
Di seguito un breve estratto del libro, estrapolato da Blog Mafie di Attilio Bolzoni,
La scena che mi si presentò davanti fu la più brutta, inaspettata, atroce che mai vidi nella mia vita. Mio padre riverso a terra in una pozza di sangue, crivellato di colpi. Credo che al mondo non possano esistere parole degne per tentare di descrivere quello che il mio cuore provò e i miei occhi videro. Mi buttai a terra accanto a Cettina, che era distesa vicino al suo uomo.
Giunse anche Francesca. Cercai di sollevare la testa di mio padre, cercai di fare qualcosa... ma cosa?! Era ancora caldo, forse era ancora vivo... il suo sangue era addosso a me... a Cettina... a Francesca, china anche lei. Eravamo tre donne straziate. Le lacrime e la nostra disperazione mi facevano urlare come la peggiore delle pazze.