Accogliendo la richiesta degli avvocati difensori Giacomo Lombardo e Antonino Sammartano, il Tribunale del Riesame di Palermo ha revocato gli arresti domiciliari al 49enne marsalese Stefano Putaggio, ex attivista del M5S e candidato al Consiglio comunale nel 2020, che lo scorso 6 settembre, con l’accusa di aver partecipato ad una turbativa d’asta per un immobile posto in vendita al Tribunale di Marsala, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Hesperia”.
A Putaggio è stato imposto solo l’obbligo di firma. In prima battuta, il gip di Palermo Walter Turturici aveva respinto la richiesta di remissione in libertà avanzata dai difensori. I legali di Putaggio sostengono che il loro assistito non ha affatto turbato l’asta per la vendita dell’immobile (un edificio di via XI Maggio destinato a scuola). E ciò, aggiungono, emergerebbe dalle stesse indagini. Per gli investigatori, però, sarebbe stato lui, ai primi del 2020, ad informare il presunto mafioso Antonino Raia che una persona di sua conoscenza era interessata ad acquistare l’immobile.
I legali sottolineano, infine, che non corrisponde a verità la notizia che Putaggio fosse beneficiario del reddito di cittadinanza, ma soltanto la moglie.