“De Simone si è professato innocente. E ritengo che debba essere liberato in quanto appare debole il quadro indiziario”. Lo ha affermato l’avvocato Diego Tranchida dopo l’interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto, davanti al gip Riccardo Alcamo, il 32enne pregiudicato marsalese Vito Emanuel De Simone, arrestato da carabinieri e polizia perché ritenuto autore di almeno uno degli attentati incendiari che nelle ultime settimane hanno visto distrutte otto auto parcheggiate in diverse zone della città.
L’incendio contestato a De Simone è quello che nella notte del 4 dicembre, in via del Fante, proprio di fronte il Palazzo di Giustizia, ha visto due auto gravemente danneggiate dalle fiamme. Entrambi i mezzi di proprietà di persone lontane da contesti
che potevano far presumere vendette o intimidazioni. All’interrogatorio di garanzia del presunto piromane, che per il momento rimarrà in carcere, hanno partecipato il pm Diego Sebastiani e l’avvocato difensore Diego Tranchida.
Per gli investigatori, in capo al De Simone ci sono “gravi indizi di colpevolezza, raccolti grazie a visione delle telecamere di videosorveglianza, pedinamenti, perquisizioni personali e informatiche”. Il giovane, si prosegue, “è stato visto entrare ed uscire, a piedi, nel parcheggio di via del Fante subito prima ed immediatamente dopo l’originarsi delle fiamme”. La maggior parte delle auto incendiate, sempre di notte o verso l’alba, erano parcheggiate proprio nella zona di via del Fante. Le altre in via Bottino, in via Bruzzesi, delle Saline, a Sappusi e davanti a un condominio del lungomare ex Salinella.
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