Il Covid fa di nuovo paura. Ma, in verità, fa ancora più paura il fatto che in tre anni sembra che non abbiamo imparato nulla per contrastare l'epidemia. E si stanno ripetendo le stesse scene di fine 2019, quando dilagò l'influenza da coronvirus in Cina, e i Paesi euroepei solo tardi presero provvedimenti adeguati, fino all'inevitabile lockdown. In particolare in Cina la pandemia sta conoscendo numeri record. Il governo cinese ha deciso di abbandonare quasi tutte le restrizioni, e ora nel mondo c'è questo gigantesco focolaio pronto a scoppiare come un bubbone, con la paura di nuove pericolose varianti. Abbiamo gli strumenti per convivere serenamente con il Covid: i vaccini, il green pass, le mascherine. Il governo Meloni ha deciso di abbandonarli tutti. Nessuno si vaccina più, il green pass è andato in soffitta, e non c'è neanche il buon senso di prevedere l'obbligo di mascherine nei luoghi affollati o nei mezzi di trasporto. L'unica misura, per ora, è il tampone per tutti coloro che arrivano in Italia con voli dalla Cina, come era accaduto tre anni fa. Misura inutile: chi arriva in Italia dalla Cina, nel 95% dei casi fa uno scalo, non ha un volo diretto.
Per ora, anche in Sicilia, è come essere al centro di una tempesta perfetta: i contagi Covid, in risalita, si sommano con quelli dell'influenza australiana, e le giocate a carte, i pranzi, le cene di Natale sono per entrambi i virus una pacchia.
C'è anche una nuova variante. Si chiama BF.7 ed è più trasmissibile delle altre E' un sotto-lignaggio della variante Omicron BA.5. Attualmente sta contribuendo ad una significativa ondata di infezioni in Cina, ma è stata rilevata anche in India, Stati Uniti, Regno Unito e in diversi Paesi europei come Belgio, Germania, Francia e Danimarca.
L'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando con i giornalisti ha detto che "la strategia della Meloni di far finta che il Covid non esiste più e che tutto sommato dei vaccini si può fare a meno mi pare fallita. Come sempre la realtà è più forte della comunicazione".
E cosa dicono gli ultimi i numeri della Sicilia sul Covid? Ieri è stato pubblicato il bollettino settimanale, che fa riferimento al periodo 19 - 25 Dicembre. E' pertanto la fotografia di come siamo arrivati all'appuntamento con le feste. Nella settimana dal 19 al 25 dicembre si registra un decremento delle nuove infezioni con un'incidenza pari a 8.495 (-24.63%) e un valore cumulativo di 177/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Ragusa (240/100.000), Palermo (198/100.000) e Caltanissetta (182/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 70 e i 79 anni (295/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (278/100.000) e tra gli over 90 (277/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in diminuzione.
A Trapani si registra il -29%.
I numeri confermano ancora una volta l'importanze della vaccinazione. In Sicilia, infatti, il 74% dei ricoverati in ospedale per Covid non è vaccinato. Tra chi è ricoverato in terapia intensiva, la percentuale di no - vax è del 31%.