"Con l'animo profondamente addolorato per la morte del Papa Emerito Benedetto XVI, invito la comunità diocesana, memore dei benefici ricevuti dal Suo Magistero, durante gli anni di pontificato (2005-2013), ad elevare preghiere di suffragio".
Lo afferma monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Che aggiunge: "Uomo di straordinaria cultura e pietà, ha penetrato con animo contemplativo il mistero di Cristo e della Chiesa. I suoi testi, le Lettere Encicliche e i vari documenti restano un punto di riferimento per incontrare e amare Gesù di Nazareth. - aggiunge Raspanti - Edificati dalla sua umiltà, lo ricordiamo con affetto e venerazione, mentre egli va incontro al Padre nella cui tenerezza e misericordia ha confidato".
Il Vescovo di Trapani Fragnelli lo ricorda con questo messaggio: "Siamo tutti in preghiera per il Papa emerito #BenedettoXVI, presentatosi alla Chiesa universale e al mondo come "umile operaio nella vigna del Signore". Oggi, il Padrone della vigna l'ha chiamato a sé per il premio della vita eterna. La nostra diocesi, commossa, l'accompagna con la preghiera e la gratitudine, certi che quanto ci ha donato nella riflessione teologica e nella contemplazione, nella vita pastorale e nell ecumenismo continuerà a portare copioso frutto".
La Diocesi pubblica anche il video di quando, alcuni anni fa, i giovani della Diocesi incontrarono Benedetto XVI.
Alle ore 17 di ieri le campane di tutte le chiese della Diocesi di Mazara del Vallo hanno suonato a lutto, come deciso dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella, in segno di partecipazione al lutto della Chiesa per la morte di papa Benedetto XVI. Il Vescovo ha inviato una lettera urgente a tutti i presbiteri della Diocesi. «L’invito del Vescovo è stato anche quello, nella messa della vigilia della SS. Madre di Dio, di fare memoria nella preghiera dei fedeli con un’intenzione di suffragio», ha detto il Delegato ad omnia don Vincenzo Greco.
Il Vescovo presiederà una celebrazione eucaristica in suffragio il prossimo 5 gennaio, alle ore 18, nella Basilica Cattedrale di Mazara del Vallo.
Il corpo di Benedetto XVI sarà collocato nella Basilica di San Pietro dalla mattina di lunedì 2 gennaio, dove resterà per tre giorni prima del funerale previsto per il 5. Ratzinger però, in quanto emerito, non era più pontefice e questo potrebbe creare non pochi problemi per quanto riguarda il protocollo funebre. Intanto il portavoce del Vaticano Matteo Bruni ha fatto sapere che "i funerali si svolgeranno nel segno della semplicità assecondando il desiderio del Papa". Ecco cosa succederà nelle prossime giornate.
Storiche le immagini che ritraggono il pontefice, all'epoca 86enne, mentre annunciava la sua scelta di dimettersi a causa di problemi di salute: "Sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino", aveva spiegato.
RATZINGER IN SICILIA. “So che a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e, come ha ricordato l’Arcivescovo, a causa della criminalità organizzata“. Era domenica 3 ottobre 2010 quando Benedetto XVI, scomparso oggi all’età di 95 anni, parlò davanti a migliaia di fedeli radunati al Foro Italico di Palermo in occasione della visita pastorale in Sicilia. Si trattava della prima volta di un Papa nella città siciliana dopo anni. L’ultima coincise con la visita di Giovanni Paolo II nel 1995 per la celebrazione del III convegno ecclesiale alla “Favorita”. Durante la sua omelia Joseph Ratzinger affrontò le criticità che toccavano l’Isola, puntando il dito anche contro la mafia. In particolare, il Papa si rivolse ai giovani siciliani, esortandoli a non cedere alle tentazioni del malaffare. La mafia è “una strada di morte, incompatibile con il Vangelo”, disse Benedetto. “Oggi sono in mezzo a voi per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”, disse ancora il futuro Papa emerito.“Nei secoli passati la Chiesa che è in Palermo è stata arricchita ed animata da una fede fervida, che ha trovato la sua più alta e riuscita espressione nei Santi e nelle Sante. Penso a santa Rosalia, che voi venerate e onorate e che, dal monte Pellegrino, veglia sulla vostra città, di cui è Patrona. E penso anche ad altre due grandi Sante della Sicilia, Agata e Lucia“, aggiunse ulteriormente. Durante il suo discorso, Benedetto XVI esortò poi i “fedeli laici” a non avere “timore di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana, soprattutto in quelle difficili!”. E ancora: “Popolo di Sicilia, guarda con speranza al tuo futuro! Fa’ emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai!”.