"Generoso missionario di carità e amico dei poveri": così il Papa ricorda fratel Biagio Conte, scomparso ieri a Palermo dopo una lunga malattia, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e indirizzato all'arcivescovo della città, monsignor Corrado Lorefice.
Francesco sottolinea come il missionario laico scorgesse proprio nei poveri "il volto stesso di Gesù", e come per loro si sia "instancabilmente prodigato offrendo loro consolazione, protezione e speranza".
Il Papa sottolinea quindi la "coraggiosa testimonianza evangelica di questo discepolo di Cristo che ha accesso una fiamma d'amore nella città di Palermo e nel cuore di quanti lo hanno incontrato". Lo riferisce il portale vaticano.
- Rai1 ricorderà Biagio Conte, il missionario laico morto ieri a Palermo per un male incurabile, con "Biagio", il film di Pasquale Scimeca in onda sabato 14 gennaio in seconda serata.
Il film racconta la vita di Biagio Conte, un giovane che viveva nella città di Palermo insanguinata dalla violenza mafiosa, lasciò la famiglia, gli agi e le ricchezze per dedicare la sua vita ai poveri.
Per anni visse alla stazione con gli homeless, condividendo la loro esistenza di emarginati in un vagone. Poi, decise di occupare un edificio abbandonato di proprietà del comune. Nacque così la Missione Speranza e Carita', una delle più rivoluzionarie esperienze di vita e di accoglienza nella città di Palermo.
"Il cammino di fratel Biagio - spiega il regista Pasquale Scimeca - è sempre stato controvento. Mentre tutti quelli della sua generazione pensavano solo ad arricchirsi e consumare, lui si è spogliato delle ricchezze ed è andato a vivere nei boschi a cibarsi di bacche e frutti selvatici. Mentre tutti quelli della sua generazione gridavano "Dio è morto", lui guardava verso il cielo per cercare Dio, quel Dio misericordioso e compassionevole, che alla fine ha trovato nei poveri, nei migranti, in chi ha perso tutto, persino la speranza. Ha camminato, fratello Biagio, ha gioito, ha cantato, ha sofferto, come San Francesco, ci ha indicato la strada, che poi è sempre quella, che tutti noi, persi come siamo nel buio di una notte che non vuol saperne di finire, abbiamo smarrito"