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19/01/2023 18:00:00

Messina Denaro, le polemiche e l'esigenza della verità sulle connivenze

 Una nazione 'meravigliosa'. Quasi a ridosso dell'arresto dopo 30 anni di latitanza di Matteo Messina Denaro si è scatenata la polemica e la dietrologia. Appoggi sulla latitanza, degli apparati istituzionali ce ne saranno stati, indubbio il sostegno della società civile che ha alzato il livello con la cosiddetta 'borghesia mafiosa' classe politica- imprenditoria -professionisti.

L'organizzazione fa studiare i figli degli accoliti ad Oxford e Harvard, se non alla Luiss o la Cattolica, perché desidera estendere e spesso già ci riesce un potere 'ecumenico'. E tutto ciò è "fattuale" direbbe Vittorio Feltri. Tra i commenti sulla vicenda: "In clinica almeno 6 volte, per day hospital e intervento. Portava olio e regali. Dicono di lui "era un uomo cortese", ora verrà curato a spese del servizio sanitario nazionale, quando "dovrebbe solo essere messo in un fusto".

Questo dopo avere ricordato la testimonianza di Spatuzza sulla detenzione e omicidio di Giuseppe Di Matteo, l'autore è un professionista affermato, dovrebbe pretendere dallo Stato la giustizia non la vendetta, anche perché la prima contempla il regime carcerario del 41 bis che dispone: isolamento nei confronti degli altri detenuti. Il detenuto è situato in una camera di pernottamento singola e non ha accesso a spazi comuni del carcere. L’ora d’aria è limitata -concessa solamente per alcune tipologie di reato, rispetto ai detenuti comuni - a due ore al giorno e avviene anch'essa in isolamento. Il detenuto è costantemente sorvegliato da un reparto speciale del corpo di polizia penitenziaria il quale, a sua volta, non entra in contatto con gli altri poliziotti penitenziari.

Limitazione dei colloqui con i familiari -anch’essi concessi solamente per alcune tipologie di reato- per quantità -massimo uno al mese della durata di un'ora- e per qualità -il contatto fisico è impedito da un vetro divisorio a tutta altezza-. Solo per coloro che non effettuano colloqui può essere autorizzato, con provvedimento motivato del direttore dell'istituto, un colloquio telefonico mensile con i familiari e conviventi della durata massima di dieci minuti. Visto di controllo della posta in uscita e in entrata.

Limitazione delle somme, dei beni e degli oggetti che possono essere tenuti nelle camere di pernottamento -penne, quaderni, bottiglie, ecc - e anche negli oggetti che possono essere ricevuti dall'esterno. Insomma quando la pena è peggiore della morte, ed essere contenti per la cattura non è un'offesa alla propria intelligenza, tra qualche giorno quando i riflettori si spegneranno, dovremo esigere la verità sulla connivenza del territorio e le istituzioni, altrimenti resteremo: una nazione "meravigliosa".

Vittorio Alfieri