Peggio di una amministrazione che in due anni non ha combinato nulla in città c’è un sindaco che non amministra ma fa il politico, tutti i giorni per ogni giorno.
Sarà anche la sua attitudine ma è pur vero che tessere rapporti, intrecciare trame, cercare di perfezionare accordi è nel suo mood.
Vanno insieme, lui, il sindaco Massimo Grillo e il presidente del consiglio, Enzo Sturiano. Insieme da Renato Schifani, insieme da Gianfranco Miccichè. E sempre insieme non hanno combinato nulla, l’azzeramento della giunta è un’azione che a nuovo esecutivo cittadino nominato ci sarà da rimpiangere qualche esponente che non troverà più posto al quartiere spagnolo.
Un sindaco che amministra, che ha rispetto delle Istituzioni, come ha sempre decantato urbi et orbi, dovrebbe non mancare di rispetto al consiglio comunale, che è l’unico vero organo che rappresenta la città, i cui rappresentanti sono stati eletti.
Nella seduta del 26 pomeriggio lo spettacolo di quell’Assise ha consegnato l’ennesima fotografia demotivante per tutta la città, l’azzeramento di giunta era arrivato qualche ora prima, nella tarda mattinata, il sindaco non si è presentato in Aula per chiarire la posizione attuale e anche quella futura, forse arriverà il 2 febbraio quando la giunta potrebbe essere già ricomposta.
Ed era nelle cose che i consiglieri abbandonassero l’Aula, previa difesa di parte di Sturiano, che ha sottolineato che il sindaco aveva altri impegni istituzionali.
Duro e sul pezzo l’intervento di Rino Passalacqua: “Quello che è accaduto ha scosso solo alcuni di noi, il sindaco azzera e rilancia. Rilancia che cosa? Amici della maggioranza pensate che qualche prebenda politica sia più importante della città, aspettando l’assessorino di turno. Siete tutti tranquilli”.
Poi l’intervento, aderente, su Sturiano: “Presidente lei non può più giustificare l’inadeguatezza di questo sindaco, non faccia l’avvocato di nessuno. Quello che sta accadendo in città da due anni è drammatico. Oggi ha azzerato la giunta e non spiega il perchè? Sapete cosa sta facendo per rilanciare?”. Passalacqua lo dice riferendosi ai colleghi consiglieri che sostengono il sindaco: “Ditelo voi che siete nelle segrete stanze, avete concordato l’avvicendamento. Chissà quali uomini di alto profilo porterete, pensate sia un problema di nomi, quando i padrini di questi partiti politici sono sempre gli stessi?”.
Sulla nuova giunta con molta probabilità di nuovo ci sarà il vecchio, un esponente di Fratelli d’Italia e poi anche Ivan Gerardi. Pochi nomi e un rimpasto di deleghe. Fuori dovrebbero rimanere Oreste Alagna, Giacomo Tumbarello e Giuseppe D’Alessandro.
Anche i consiglieri vicini al sindaco, come Pino Ferrandelli, hanno rincarato la dose: il sindaco doveva essere in Aula, doveva confrontarsi.
Inaccettabile, dice Pino Carnese, il comportamento del Primo Cittadino.
Si è consumata così l’ennesima rottura tra le due Istituzioni del Comune.