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01/02/2023 00:00:00

I Cento giorni del governo Meloni

 Cento giorni del governo Meloni. Appellativo cui si indica l’ultimo periodo del regno di Napoleone - tra il 20 marzo e l’8 luglio 1815 -. La locuzione è indicata come tempistica per valutare l'operato iniziale, soprattutto, di un esecutivo sia nazionale che regionale o comunale. Nei giorni passati ha tagliato il traguardo, il gabinetto della presidente del consiglio dei ministri italiano. Si riporta la valutazione della stessa sul periodo: “L'Italia è in una situazione piu solida di quanto alcuni vogliono far credere". Lo ha assicurato nella nuova puntata della sua rubrica “Gli appunti di Giorgia". "Lo spread negli ultimi anni è stato considerato il grande metro di giudizio per valutare lo stato dell'economia italiana - ha proseguito -.

Negli ultimi cento giorni è sceso da 236 a 175 punti base. La Borsa ha registrato un aumento del 20%, la Banca d'Italia stima che nel secondo semestre 2023 l'economia italiana sarà in netta ripresa e che quella ripresa si stabilizzerà nel 2024 e nel 2025. "L'Italia può diventare la porta di approvvigionamento energetico dell'Europa". Apprendiamo che la differenza tra il guadagno offerto dai BTP italiani e dei corrispondenti titoli di stato tedeschi non è il diavolo ma soltanto un indice economico. Restano Belzebù le Ong e i migranti, mandate a La Spezia ed Ancona per lo sbarco di extracomunitari.

Il suo operato è continuato con l'introduzione del reato 'Rave Party", quando una norma già esisteva, sia sull'occupazione che lo spaccio. Poi su i condoni, quello salva-calcio, criptovalute, ricevuta fiscale,dichiarazione dei redditi, lavoro in nero, omesso versamento d'imposta. Il provvedimento è giustificato come mezzo per recuperare i crediti, che godono alcuni di rateizzazione e tutti della remissione quasi totale delle sanzioni. Non dimenticando: tetto al pos -ritirato -, al contante, quota 103 - pensioni -.

L'anno nuovo per non avere rinnovato il taglio delle accise di trenta centesimi sui carburanti, dopo il rialzo dei prezzi e il sospetto di speculazione si è arrivati allo sciopero dei benzinai, per il sofisma dell'esposizione del costo medio della benzina. Sulle intercettazioni Nordio è riuscito finanche a non farle gustare pienamente l'arresto di Matteo Messina Denaro.

Da matita rossa affermare a Quarta repubblica che MMD andrà al carcere duro - 41bis -, grazie al suo governo che quell'istituto ha confermato, ed è stato la prima norma varata dopo il suo insiedamento a palazzo Chigi. Peccato che si trattasse dell'ergastolo ostativo, lei lo chiama carcere, generando ulteriore confusione sulla materia. Confidiamo nelle altre millesettecento ventiquattro ore.

Vittorio Alfieri