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16/02/2023 06:00:00

Erice, la scuola Pagoto condannata a pagare 100 mila euro di risarcimento

 Più di 100 mila euro è il risarcimento che la scuola Pagoto di Erice è stata condannata a pagare alla “Studio Test Universitari” che si occupa della preparazione degli studenti per il superamento dei test di ammissione alle facoltà universitarie. La scuola ericina, condannata anche a pagare 14 mila euro di spese legali, aveva affittato alla STU alcuni locali con una convenzione stipulata diversi anni fa con il titolare Armando Segalotti. Ma, in seguito al cambiamento del dirigente della Pagoto, la nuova preside Maria Laura Lombardo aveva chiesto un canone d’affitto quasi raddoppiato, chiudendogli di fatto i cancelli della scuola dall’oggi al domani e costringendo Segalotti a trasferirsi altrove, con delle spese quasi quintuplicate.

Noi abbiamo fatto dapprima un ricorso possessorio al Tribunale di Palermo – ci ha raccontato l’avvocato di Segalotti, Alberto Lo Giudice - che l’ha riammesso nei locali da cui era stato sfrattato. Intanto però era già passato circa un anno e mezzo. E allora abbiamo fatto una causa risarcitoria presso lo stesso Tribunale, iniziata nel 2016 e conclusa oggi con questo risarcimento”.

 

Abbiamo chiesto all’avvocato Lo Giudice chi, concretamente pagherà questi 100 mila euro. Ci ha risposto così: “La somma verrà pagata dalla scuola, ovvero dal ministero della Pubblica Istruzione che, se vorrà, potrà rivalersi nei confronti della preside. In fin dei conti si tratta dell’autrice di questo atto sconsiderato. Ha agito come se la scuola fosse stata sua”.

 

Della preside Maria Laura Lombardo ci eravamo occupati qualche anno fa, scrivendo della sua collaborazione con Antonello Nicosia, arrestato nel 2019 e condannato in secondo grado a 15 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Lo strano rapporto, durato almeno dal 2013 al 2015 era terminato con una serie di denunce nei confronti della donna da parte di alcuni insegnanti, vittime di ingiuste e sommarie sospensioni, perché rei di aver sottolineato delle illegittimità riguardo proprio il ruolo anomalo del Nicosia che, proprio alla Pagoto, non avrebbe quasi mai rispettato l’orario delle lezioni (tra l’altro non si capisce a che titolo insegnasse), andando in classe solo per la firma o regolarizzando la presenza in momenti successivi e possedendo addirittura le chiavi della presidenza.

 

Stessa atmosfera fatta di strapotere ed intimidazioni anche in un’altra scuola, dove si trovarono entrambi ad operare in un momento successivo: l’Istituto Comprensivo Navarro di Ribera.  Lì, tentarono di fiaccare le reazioni degli insegnanti, sospendendoli dal servizio (e dallo stipendio).

Romina Di Martino, Pellegrino Muscarnera, Rosalia Galletta, Nanette Sortino, Antonino Recupero, furono sospesi ingiustamente, così come hanno stabilito i giudici del lavoro del Tribunale di Sciacca, che nel 2017 dichiararono illegittime ed infondate quelle sanzioni disciplinari.

Sanzioni che la preside Lombardo non avrebbe potuto adottare nemmeno se ci fossero stati dei motivi veri, dal momento che il provvedimento sarebbe stato eventualmente di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale.

 

Oggi la professoressa Lombardo dirige l’Istituto Comprensivo Statale “Eugenio Pertini” di Trapani. Oltre ad essere vicepresidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) della provincia. Non sappiamo se il provveditorato abbia intenzione di rivalersi sulla Lombardo, allora preside della Pagoto, dopo la recente sentenza di risarcimento. Né si ha notizia di particolari misure adottate dopo la decisione del tribunale di Sciacca del 2017.

 

Egidio Morici