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19/02/2023 06:00:00

Marsala: la necropoli di via De Gasperi coperta con l'asfalto. Ora la fase di studio dei reperti

Un nastro d’asfalto nero con tre tombini, uno dei quali, un pozzetto d’ispezione che dà l’accesso alla necropoli trovata qualche anno fa durante i lavori per la posa della rete fognaria in via De Gasperi a Marsala (qui l’articolo con la conferma del ritrovamento). E' questo ciò che è possibile vedere sul luogo dove sono state trovate più di 50 tombe e ben 2 di 13 ipogei totali.

Insomma, come già anticipato qualche mese fa da Tp24, si è coperto tutto con l’asfalto e la strada, anche nella zona più importante, dove sono stati ritrovati i reperti archeologici (qui i dettagli di quanto trovato), di fronte ai locali della Guardia Di Finanza, è stata coperta e tornata, dunque, alla normale viabilità.

Si è passati, così, dai proclami dell’ormai ex assessore ai Beni Culturali, Alberto Samonà, riguardo alla valorizzazione e alla conservazione dei reperti archeologici, trovati nella necropoli di via De Gasperi, alla posa dell’asfalto che ha posto fine ai disagi per gli automobilisti.

Con i lavori iniziati il 21 settembre del 2021 per la realizzazione della fognatura, sono iniziati anche gli scavi seguiti dagli archeologi Sharon Sabatini e Sebastiano Muratore, coordinati dall'archeologa Giuseppina Mammina. Il 20 maggio 2021 i lavori si sono fermati perché i fondi erano finiti. Successivamente sono ripresi e proseguiti da altri archeologi e terminati ad agosto 2021.

Abbiamo chiesto all’ex assessore ai Lavori Pubblici, Arturo Galfano, che fino a poco tempo fa si è occupato di questi lavori, che cosa è stato fatto, e nello specifico, ci ha riferito che, su indicazione della Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani c'è stato il via libera alla chiusura della strada, con l’impresa esecutrice che, su disposizione della stessa, ha provveduto agli interventi necessari nel tratto degli ipogei per consentire, gli studi futuri. In particolare, sono stati realizzati dei muri verticali a sostegno delle volte che coprono le camere dell'ipogeo e, gli scavi sono stati chiusi con lastroni prefabbricati sopra i quali è stato ripristinato l’asfalto.

L'area non è musealizzabile - Per i reperti archeologici trovati, l'area sulla quale ricadono non è musealizzabile, visto che si trova su una strada pubblica. L’unica cosa che era possibile fare erano gli scavi, il repertamento di quanto trovato, lo studio e la  messa in sicurezza. Dopo la fase degli scavi, i reperti trovati così sono stati immagazzinati e catalogati e per loro si avvia una fase di studio che permetterà di determinarne la cronologia. Solo quando sarà finita questa fase, ce ne sarà una successiva che dovrebbe prevedere l’esposizione e la fruizione in un museo. Ma questo sarà solo l’obiettivo finale. Per cercare di capire, come si evolverà questa fase e che tempi ci saranno per avere notizie di quanto e come questi reperti potrebbero anche essere "fruibili" pubblicamente, lo abbiamo chiesto alla Soprintendente ai Beni Culturali di Trapani, Girolama Fontana, dalla quale attendiamo le risposte per avere più chiarezza su cosa sarà della necropoli di via De Gasperi.