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20/02/2023 14:10:00

La Democrazia e il costo da pagare

La Democrazia. Le ultime elezioni regionali delle due aree più importanti d'Italia, la Lombardia per l'economia, il Lazio per storia, hanno sancito la crisi della democrazia e della politica, perché nel momento che sublima l'esercizio democratico, al voto, ha partecipato appena il 40% degli aventi diritto. Nei prossimi mesi non mancheranno le motivazioni dei politologi per la comprensione delle ragioni.

Un punto di ripartenza per riportare la politica al centro, il cui effetto sarà il ritorno dei cittadini alle urne a 'santificare' il primato della democrazia, potrebbe essere la lettura dell'orazione di Pericle, politico e militare greco avvenuta più di 450 anni a.c. sull'argomento.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore. Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso,la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Dalla parafrasi del testo emerge un inno ad alcuni valori da prima dell'avvento di Gesù Cristo. La protezione soprattutto dei più poveri e tale condizione non deve essere d'ostacolo per la partecipazione al bene comune, premiare l'eccellenze facendole servire lo stato, libertà nel rispetto delle leggi e dei magistrati, del pregio d'occuparsi a vario titolo della 'res publica'. Il benessere creato si vuole condividere ed in ragione di ciò la 'polis' intesa come nazione è aperta al mondo. La Democrazia ha un 'costo' la storia ci ha insegnato che vale la 'pena' pagarlo.

Vittorio Alfieri