Il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, anche in occasione del recente incontro del neo C.d.A. Airgest guidato da Salvatore Ombra, è tornato a tracciare una possibile unitaria linea d’azione a sostegno del nuovo piano industriale per rafforzare la destinazione West Sicily.
"Il tema dell’aeroporto è cruciale. L'aeroporto di Trapani Birgi è una infrastruttura strategica per il territorio, il turismo, l'economia e l'indotto della Città di Trapani e dell’intera Sicilia occidentale" - queste le parole di Giacomo Tranchida, Sindaco di Trapani, sul tema aeroporto.
"È necessario preventivamente creare sinergie strategiche con gli aeroporti vicini, prima di subirne assorbimenti o fusioni. È possibile immaginare anche un nuova aggregazione societaria, con un nuovo piano industriale, che sappia però valorizzare gli scali aeroportuali tanto di Trapani quanto di Palermo e che sappia rendere un grande servizio ai territori coinvolti. Al pari, è importante accelerare il dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale. L'escavazione prossima dei fondali del porto di Trapani dirotterà rotte e flussi su Trapani che possono benissimo fare sistema con le tratte aeroportuali. I comuni dovrebbero investire di più a sostegno dell’aeroporto anche tramite il distretto turistico della Sicilia occidentale, che rappresenta una grande opportunità per la complementare azione di promozione strategica della destinazione turistica e dunque per le azioni correlate di sviluppo. Il cofinanziamento dei comuni può indirettamente sostenere il bilancio di un aeroporto e può aumentare le azioni di marketing territoriale volte a rafforzare la destinazione West Sicily. Come comune, continuerò ad impegnarmi in tal senso", continua Tranchida.
Tra le altre riflessioni, il primo cittadino ribadisce la strategica richiesta di liberalizzazione del trasporto turistico siciliano su gomma che favorirebbe una maggiore connessione da e per aeroporti, porti, stazioni ferroviarie ed ancora la necessità di potenziare la tratta ferrata che colleghi Palermo e Trapani. Infine, il Sindaco di Trapani dedica un pensiero a Gregory Bongiorno: "Con il presidente di Airgest abbiamo condiviso l'idea di uno spazio visibile all'interno dell'aeroporto dedicato alla memoria di Gregory Bongiorno, un imprenditore che si è impegnato nel tempo per sostenere il rilancio dell’aeroporto e che ci ha lasciato un'eredità importante, un modello etico da seguire anche per i suoi colleghi”.
"L’aeroporto di Trapani non può oggi rappresentare un definitivo volano di sviluppo perché troppo appesantito dalle perdite economiche. Bisogna dunque lavorare su un piano industriale che lo risani e lo renda competitivo al di là del continuo intervento finanziario della Regione Sicilia. Bene ha fatto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla a frenare sulla possibile fusione tra gli scali aeroportuali di Trapani e Palermo”.
Così il deputato regionale del Pd, Dario Safina, che interviene sul progetto del Governo regionale siciliano di fondere la gestione dei due aeroporti della Sicilia occidentale in modo da creare un unico polo aeroportuale che consenta di abbattere il caro voli.
“Fortunatamente – continua l’onorevole Safina - quest’anno l’Assemblea regionale è riuscita a trovare i fondi per finanziare le perdite di Airgest e speriamo di recuperarli anche per il prossimo anno, ma fino a quando riusciremo a farlo? E’ dunque necessario programmare un piano industriale che consenta di mantenere le tratte ad oggi presenti sullo scalo trapanese, incrementarle con nuove e più appetibili destinazioni così da creare un equilibrio nella gestione dei conti. Solo a quel punto si potrà mettere a punto un piano strategico di fusione che permetta di giungere ad una sinergia corretta tra le due infrastrutture e che le renda utili l’una all’altra”.
“Palermo, infatti – spiega ancora il deputato trapanese – ha ormai esaurito il suo bacino di espansione e potrà continuare a crescere solo appoggiandosi allo scalo di Birgi che, di conseguenza, potrà continuare a prosperare mantenendo in equilibrio la sua situazione finanziaria. Poi si vedrà se il futuro sarà quello della privatizzazione oppure no. Bisogna comunque tenere presente che Enac, l’Ente nazionale aviazione civile, ha già previsto la privatizzazione degli scali aeroportuali”.
E sull’arrivo a marzo della nuova compagnia, la Aeroitalia aviolinea, che collegherà gli scali più importanti dell'isola come Palermo e Catania anche con Milano-Bergamo e Roma-Fiumicino, Safina aggiunge: “Non sembra che questo nuovo vettore possa rappresentare ed avere quella solidità per potere costituire un’alternativa a Ryan Air e Ita tale da poter portare un abbassamento dei prezzi come abbiamo già visto con l’esperienza del Trapani-Catania. Sarebbe più opportuno, a mio avviso, verificare se è possibile procedere con un bando pubblico da destinare all’abbattimento dei costi”.
“Ho letto, nel frattempo, gli intendimenti del presidente Schifani in merito al potenziamento del settore cargo concernente l'aeroporto di Comiso – conclude l’onorevole trapanese -. Anche Birgi ha tutto il potenziale necessario per diventare l'HUB del Mediterraneo quale ponte naturale con i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Sono certo che, quando il presidente Schifani vorrà avviare una concertazione con il territorio trapanese, senza ovviamente intaccare il trasporto passeggeri, anche qui troverà sponda. Certamente da parte mia”.