E' una delle personalità più illustri di Marsala. Giorgio Magnato, attore e regista, è Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Non solo, è una delle 26 persone in Italia che godono del vitalizio della Legge Bacchelli, che si riconosce solo agli artisti italiani più importanti.
Eppure, da qualche mese, Giorgio Magnato vive in una sorta di incubo. "Tutto nasce da un banale incidente con l'auto - racconta a Tp24 - e da allora ne sono nate una serie di spiacevoli conseguenze". Il noto regista chiede da mesi di essere ascoltato dalla Prefettura di Trapani. "Ho chiesto più volte, ma invano" dice. Stessa cosa ha fatto con il Comandante Provinciale dei Carabinieri.
"Vengo da una famiglia stimata, di decorati, cittadini che hanno dato lustro al Paese" ricorda Magnato. E ha ragione. Suo fratello Aldo Magnato è stato uno dei più grandi direttori d’orchestra e compositori della nostra terra. Un altro fratello, Mimmo, è attore e regista, Vittorio è invece generale. Il padre Carmelo è stato un alto ufficiale dell'Arma.
"Chiedo di essere ricevuto dalle istituzioni" ribadisce. "Purtroppo fino ad ora ho ricevuto solo silenzio".
La vicenda di Giorgio Magnato è purtroppo complessa. In mezzo ci sono un incidente, verbali poco chiari, e - speriamo - tanti equivoci. Ma, al di là di tutto, una personalità come Magnato, per quello che ha dato al mondo del teatro e al mondo della cultura in generale, per la sua storia, per il suo valore, merita quanto meno di essere ascoltato dalle istituzioni.
Ecco la sua breve dichiarazione.