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26/02/2023 06:00:00

Trapani, nel Pd la partita delle primarie e quella di Tranchida 

 Trapani ha iniziato la sua campagna elettorale ma continua pure quella dentro al Partito Democratico. Il sindaco uscente Giacomo Tranchida un esponente del PD lo è ma tornerà a ricandidarsi con un progetto civico, nessuna lista di partito.

Qualche giorno fa a fare un richiamo sulla necessità di essere presenti come partito è stato Francesco Brillante, attuale componente della segreteria provinciale: “Milito in questo partito dalla sua creazione e ne sono dirigente da sempre ininterrottamente. Da quando è iniziata questa campagna congressuale mi sento chiedere cosa farà il Pd a Trapani, se presenta la lista o meno. Cinque anni fa io c’ero, ero il Segretario del circolo di Trapani, e consumando tutti processi democratici interni al partito si è addivenuti alla adesione del Partito democratico al progetto civico propedeutico alla candidatura di Giacomo Tranchida con la presentazione anche di una lista ufficialmente e apertamente espressione di quel circolo in quel momento storico. Oggi con rammarico prendo atto che quella scelta per il Circolo di Trapani è stata un fallimento”.

In consiglio comunale a Trapani, ad esempio, pur essendoci i tesserati PD non si è mai costituito il gruppo consiliare, oggi la città non ha nemmeno un segretario cittadino.

Brillante nella sua lettera aperta è però anche molto chiaro: lui è e resta dentro al Pd, impegnato a costruire il partito: “Il partito democratico ha elettori, ha un deputato regionale, ed ha rappresentanti che seppur eletti in liste senza simbolo hanno fatto la tessera, MA IL PARTITO A TRAPANI È MORTO. A tre mesi dalle elezioni non ha un segretario, non ha una segreteria e non ha un'anima, strappata in cambio di cosa? Di fronte a una destra imperante quando se non ora dovremmo avere l’orgoglio di rilanciare i valori del nostro simbolo e della nostra bandiera? Alle porte di un congresso nazionale che vede tutti impegnati nella ricostruzione della nostra casa quando se non ora dovremmo concentrarci su quella comunità? E so per certo, ad oggi di non essere il solo a pensarlo”.

Le parole sono chiare, certo la strada può essere cambiata in corsa, ma Brillante dall’area del PD non si vuole allontanare e la sua, eventuale, candidatura di cui tutta Trapani parla, sarebbe ben saldamente ancorata lì, gli altri si accoderanno.

L’appello-denuncia di Brillante, consumato sulla stampa e non nella stanza di una segreteria, ha creato il botta e risposta. Ad intervenire è stato Camillo Oddo, componente della direzione regionale del PD: “Mi chiedo ma tali sottili riflessioni personali, Brillante ha messo in conto che finiscono anche per colpire se stesso? Si dichiara, come del resto è, dirigente di vecchia data del Partito ma lo mortifica mettendolo in crisi, consegnandolo in pasto alla vetrina dei social ed all’interessata attenzione dei media che legittimamente sono alla ricerca di notizie. Un dirigente parla all’interno degli organismi di Partito. Un dirigente valuta quale può essere il peso delle sue affermazioni. Un dirigente prova ad aprire un dibattito non a creare una polemica. Un dirigente dovrebbe poi essere conseguente alle sue stesse dichiarazioni. Non si può attaccare frontalmente l’attività di un’amministrazione e poi farne in qualche modo parte. Troppo comodo. Non si può “sfiduciare” un Sindaco ed un’esperienza di governo dopo averne avuto la fiducia. E’ dunque arrivato il momento di esternare e provare a fare chiarezza sul gioco del simbolo del Partito per le prossime Comunali della città capoluogo”.

Oddo poi va dritto al punto, il simbolo è solo un pretesto per una rottura e per avere le mani libere: “Brillante e tanti altri escano allo scoperto, lo dicano chiaramente. Dicano apertamente se sono contro una ricandidatura di Tranchida e se intendono rispettare o meno le più elementari logiche di coalizione. Dicano apertamente se pensano ad un progetto alternativo. E soprattutto da uomini e donne del Pd pongano la questione all’interno del Partito. Tra l’altro, Brillante dovrebbe sapere che è proprio lì che si discute, si ascoltano le posizioni e si decide. Ed è proprio lì che ognuno si assume la responsabilità di ciò che ha detto e di ciò che intende fare. Questa periodica manfrina che oggi vede protagonista il buon Brillante ha fatto il suo tempo. Il gioco è scoperto. Se nel PD di Trapani e non solo di Trapani c’è una corrente non dichiarata che si chiama “Anti-Tranchida” ha il dovere di ufficializzarlo, ponendo la questione e definendo i termini per un confronto interno”.

La contrapposizione è tutta interna alle correnti del Pd, lapalissiano che in questo scontro ci finisca Trapani e la sua elezione, una ennesima prova di forza che porterà ad ulteriori strappi. Oddo, che mastica politica da sempre, sa il problema dove nasce e come nasce: “E’ un altro modo per non dire quello che si pensa realmente. Ci sono delle proposte alternative al rinnovato sostegno al Sindaco Tranchida? Bene, affrontiamo il tema. Riuniamo il Partito a tutti i livelli e prendiamo una decisione, motivandola. Quello che non è consentito a nessuno, a cominciare da Brillante, è il tentativo di tentare di delegittimare un’esperienza politica e di governo che finora abbiamo tutti condiviso con o senza malumori. Iniziative come quelle di Brillante hanno un solo risultato, quello d’indebolire il Partito Democratico di Trapani, non certo il Sindaco Tranchida che in maniera ossessiva per alcuni rimane l’oggetto del contendere. Non è tempo di giochetti, né di colpi bassi. E’ tempo di responsabilità, di unità e soprattutto di chiarezza”.
Le primarie nazionali di oggi metteranno un altro tassello su questo scontro aperto e interno al PD.

Rossana Titone