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28/02/2023 06:00:00

Coop e affari. Badia Grande fuori da Lampedusa? Azione Sociale rimossa dall'ex Provincia

La cooperativa Badia Grande probabilmente fuori dall’hotspot di Lampedusa. Azione Sociale non gestisce più il servizio di assistenza alla comunicazione per gli alunni disabili della provincia di Trapani.

Due delle più grandi  cooperative che operano in provincia di Trapani perdono importanti commesse nel sociale. Commesse da milioni di euro.

Badia Grande è tra le più grandi cooperative della provincia di Trapani, ad esempio, nella gestione dei centri d’accoglienza per migranti. Ma non senza guai. Tempo fa, per esempio, è stata esclusa dalla gara per la gestione del centro di accoglienza di Trapani Milo perché finita sotto processo a Trapani con l'accusa di frode allo Stato, perchè avrebbe "barato” sulla gestione di alcuni centri. E come anticipato alcuni giorni fa si va anche verso la revoca della gestione dell’hotspot di Lampedusa.

"L' hotspot è ormai un lager dove tocca litigare persino per avere un pasto, vestiti asciutti, un vecchio materasso sporco per dormire", scriveva La Repubblica Palermo nei giorni scorsi.
La Prefettura di Agrigento ha fatto sapere che sono state contestate irregolarità e numerose sanzioni, e pertanto si va verso la revoca dell'affidamento a Badia Grande, avvenuto un anno fa.

Dalla coop smentiscono le indiscrezioni: "La notizia non corrisponde al vero in quanto la Prefettura di Agrigento ha prorogato alla stessa, fino ad agosto 2023, il servizio di gestione dell’hotspot, nelle more dell’ultimazione della procedura di gara per l’individuazione di un nuovo gestore. Pertanto non è avvenuta alcuna revoca del contratto, tutt’ora in essere".


Già finita a processo o sotto indagine in tre diversi tribunali, la cooperativa trapanese rischia ulteriori guai anche ad Agrigento.
Altri guai per un’altra cooperativa molto attiva nel territorio.
Dopo il caso dei lavoratori non pagati, invece, l’ex Provincia di Trapani ha rimosso la cooperativa Azione Sociale dal servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti disabili delle scuole superiori. Un appalto da circa 3 milioni di euro l’anno, perchè prevede l’impiego di un assistente alla comunicazione per ciascuno studente. Assistenti alla comunicazione che vantano diverse mensilità di credito.

Così il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha affidato il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione ad un’altra cooperativa. Si tratta della cooperativa Nido d’argento, di Partinico. Che aveva già partecipato in passato alle gare sull’affidamento dello stesso servizio. Per l’anno scolastico 2022-2023, per quel che resta in realtà, sarà la coop della provincia di Palermo ad assicurare l’assistenza agli alunni disabili delle scuole del territorio di competenza dell’ex Provincia, quindi le scuole superiori. Si tratta di circa 200 studenti che hanno necessità di assistenza che dovrà essere svolta da personale specializzato “Asacom”. Si tratta di un servizio “ad personam”, quindi ogni studente avrà un assistente che lo seguirà per tutto l’anno scolastico, compresi gli esami di maturità. Quindi la cooperativa dovrà garantire tanti lavoratori quanti sono gli studenti che necessitano dell’assistenza. Il Libero Consorzio comunale dovrà mantenere invece un’attenta attività di controllo sull’operatività e sul rispetto delle norme contrattuali. In questi mesi è scoppiato infatti il caso dei lavoratori non pagati, sollevato da Tp24, con uno scontro tra la cooperativa che gestiva in precedenza il servizio, Azione Sociale, e il Libero Consorzio.


Si è scoperto che i lavoratori non venivano pagati puntualmente dalla cooperativa a causa dei ritardi dell’accreditamento delle somme dall’ex Provincia, nonostante avesse i soldi in cassa. Le norme e le condizioni contrattuali tra Ente e coop prevedevano, infatti, che i pagamenti avvenissero a mensilità posticipate su presentazione di idonea documentazione fiscale e rendicontazione delle ore effettivamente esercitate dagli assistenti. Secondo quanto emerso sarebbero stati presentati i documenti in ritardo e così, l’ex Provincia, non ha pagato puntualmente. A finire in mezzo, come sempre, ci sono i lavoratori Asacom, che vantano anche diversi mesi di crediti e hanno fatto ricorso a diversi decreti ingiuntivi nei confronti di Azione Sociale.