Valentina Colli ci ha rilasciato una video intervista circa “l’uscita” di UDI (Unione donne in Italia) che lei rappresenta a livello provinciale, dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Trapani. La scelta è stata resa ufficiale qualche giorno fa ed è stata accompagnata da un comunicato stampa di cui anche noi ci siamo occupati in un articolo di alcuni giorni fa.
Sulle motivazioni di UDI circa il suo ritiro dalla suddetta commissione, la presidente annovera diverse motivazioni, tra cui quella che in questi due anni, non si è fatto nulla in termini di iniziative di sensibilizzazione culturale sul tema delle politiche di genere. Sulla natura è il senso della Commissione Pari Opportunità nei comuni, la presidente, ci spiega che deve essere un luogo politico dove le donne possono fare politica autonomamente, potendosi interfacciare con i principali organi rappresentativi e cercando di intervenire sulle principali criticità del territorio.
Secondo l’UDI serve dunque studio delle criticità del territorio in termini di politiche di genere e soprattutto servono risorse: ovvero associazioni fatte di persone che conoscano davvero le politiche di genere, in modo tale da non svilire i temi che devono essere affrontati e ad intervenire nelle situazioni reali che in città si verificano, senza restare impreparati e aspettando che gli eventi accadano per organizzarsi e per cercare soluzioni concrete ed efficaci per aiutare le donne. Eventi come quelli che si sono verificati a Trapani recentemente, vedi lo stupro della donna di qualche mese fa alle mura di tramontana e il caso della senzatetto Martha.
È quindi un peccato che una realtà del territorio come UDI, resti fuori da un contesto politico importante come la Commissione Pari Opportunità. Infatti, alla nostra domanda circa la possibilità di un futuro rientro, Valentina Colli ci ha risposto che ciò è ovviamente possibile, data la natura politica di UDI, ma a condizione che cambi il regolamento della stessa Commissione. Che venga approvato, dunque, un regolamento “europeo” e rispettoso della partecipazione politica delle donne e di chi davvero conosce il concetto di politiche di genere e la differenza tra “differenze” e “diversità”. Il cambiamento è fondamentale, dunque, per la Colli, per poter prestare davvero un servizio efficiente a tutte le donne e a tutto il contesto civile e democratico della nostra città.
Roberto Valenti