Gentile direttore di Tp24,
in questi giorni si parla tanto del corso di laurea in Enologia e Vitivinicoltura, che molto probabilmente Marsala perderà, come tanto altro. Si parla anche dell’istituto commerciale che continua a non avere una sede nuova e idonea, come sarebbe giusto, che la dirigente ne vorrebbe il trasferimento e da allocare al posto del corso di Enologia. Una lotta fra poveri.
È opportuno anche ricordare che alcuni mesi fa, l’ex provincia con l’avallo del sindaco e di tanti altri, ha buttato al vento circa ottanta mila euro per una perizia tecnica, che è arrivata alle stesse conclusioni a cui era arrivato, se non ricordo male nel 2018, un dirigente del comune con una relazione, a costo zero, molto puntuale e dettagliata: l’ex tribunale di Marsala, per problemi strutturali sismici non è idoneo a ospitare una scuola. Noi, abbiamo fatto di tutto e c’eravamo riusciti a far restare il corso di enologia a Marsala e nella sede in cui si trova che è la più idonea. Inoltre, per far realizzare due nuovi istituti per scuole superiori, abbiamo dato all’ex provincia con una convenzione ufficiale, due nostre scuole che erano in disuso, ma che potevamo utilizzare ristrutturandole con fondi europei per fare altro, la scuola Lombardo Radice del quartiere Sappusi e la scuola Cosentino del quartiere Istria. Tutto perché la provincia potesse presentare due progetti per due scuole nuove, una per l’istituto commerciale e una per le altre che erano e che sono ancora in affitto. Abbiamo dato anche la scuola elementare di Pastorella per trasferirvi gli studenti che erano in un locale in affitto a spese della provincia, in cambio il corso di enologia doveva restava dove si trova.
Sono passati circa cinque anni, la provincia che io sappia non ha presentato alcun progetto per nuove scuole, che con tutti i fondi nazionali ed europei esistenti compresi quelli del PNRR, per l’edilizia scolastica, sicuramente sarebbero state finanziate.
Avevamo sottoscritto anche una convenzione con l’università di Palermo perché il corso di enologia restasse a Marsala e avevamo assegnato anche i locali del primo piano dove c’è Marsala Schola da utilizzare come segreteria, come luogo d’incontro per orientamento universitario e soprattutto per eventuali futuri corsi di laurea.
La provincia continua a pagare l’affitto non solo per l’istituto commerciale, ma anche per tante altre scuole. Avendo il comune firmato una convenzione con l’università e avendo assegnato una sede anche prestigiosa, alcuni nuovi corsi di laurea che nasceranno a Trapani o anche altri, si sarebbero potuti allocare a Marsala. Del resto anche il comune contribuisce alle spese del polo universitario di Trapani.
È così difficile leggere le relazioni tecniche, le convenzioni, presentare dei progetti e così cercare di risolvere definitivamente il problema annoso sia degli affitti che della qualità dei tanti istituti superiori? E non mettere più e continuamente in discussione la sede del corso di laurea in enologia?
Non si può amministrare in questo modo, non si possono perdere tutte le opportunità che i finanziamenti nazionali ed europei danno. Per far questo naturalmente bisogna lavorare in silenzio, non fare chiacchiere e passerelle. È difficile ma non impossibile.
Dott. Alberto Di Girolamo