Il Covid sta per diventare come un'influenza stagionale. Lo dice, a tre anni dall'inizio della pandemia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Grazie all'utilizzo dei vaccini, i morti sono molto diminuiti, come le forme gravi della malattia, che si è, in pratica, "raffreddorizzata".
Intanto, in Italia continua a diminuire il numero dei nuovi casi e dei decessi settimanali, così come quello dei ricoverati nei reparti e nelle terapie intensive.
"Penso che stiamo arrivando a un punto in cui potremo guardare al Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all'influenza stagionale", ha sottolineato in una conferenza stampa il direttore delle emergenze dell'Oms Michael Ryan. Ciò non vuol dire che il virus SarsCoV2 scomparirà, ma sicuramente non avrà più un impatto devastante sui sistemi sanitari come accaduto nei momenti più bui della pandemia. Rimarrà "una minaccia per la salute, un virus che continuerà a uccidere. Ma un virus che non sta sconvolgendo la nostra società o sconvolgendo i nostri sistemi ospedalieri, e credo tutto ciò avverrà, come ha detto il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, quest'anno".
Proprio Ghebreyesus, come riportato dall'Ansa, si è detto infatti "fiducioso" che nel 2023 saremo in grado di affermare che il Covid è finito come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Sabato l'11 marzo ha ricordato, è stato il terzo anniversario da quando l'Oms ha descritto per la prima volta lo scoppio globale del Covid come una pandemia. Ora, ha aggiunto, "abbiamo il dovere verso noi stessi di porre fine a questa pandemia il prima possibile".