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26/03/2023 06:00:00

  Covid. La Sicilia “ad alto rischio” perchè ha fornito i dati in ritardo

La Sicilia tra e regioni “ad alto rischio” Covid per il Ministero della Salute. Ma è colpa dell’ennesimo pasticcio sui dati, che dall’Isola sono stati trasmessi in ritardo.

Un altro intoppo con i dati Covid, per l’Isola, che ha contorni ovviamente diversi rispetto alle vicende che sfociarono nell’inchiesta sui dati falsi. Imputati per falso sono l’ex assessore alla Salute Ruggero Razza e l’ex dirigente dell'assessorato Maria Letizia Di Liberti.
Secondo l'accusa, sulle piattaforme informatiche regionali e ministeriali, a fine 2021, sarebbero stati caricati dati falsi sul monitoraggio dell'epidemia Covid in Sicilia. Alla luce delle errate comunicazioni inviate dalla Regione, il ministero della Sanità e l'Istituto superiore di Sanità classificarono la Sicilia a rischio basso.

Adesso non c’è nulla di penalmente rilevante. Ma un ritardo nella trasmissione dei dati del bollettino settimanale che ha indotto in errore l’Istituto superiore sanità. Un cortocircuito che ha portato la Sicilia tra le sole due regioni catalogate "ad alto rischio" nel report ministeriale pubblicato nei giorni scorsi.
"Si è trattato solo di un problema tecnico, già risolto. Non c'è alcuna recrudescenza dell'epidemia", assicura l'assessora alla Salute Giovanna Volo.
Una versione confermata da Roma. Sicilia e Liguria - si legge nel report - sono le regioni classificate questa settimana a rischio alto per Covid: la prima perché risulta "non valutabile" per "mancanza di trasmissione di dati ed è equiparata a rischio alto", la seconda a causa di "molteplici allerte di resilienza".


Dalle verifiche eseguite dall'assessora Volo, è emerso che i dati settimanali sono stati trasmessi dal dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, guidato da Salvatore Requirez, con quattro ore di ritardo rispetto alla scadenza. Il guasto tecnico alla piattaforma di trasmissione sarebbe già rientrato e il ministero è già in possesso delle statistiche aggiornate. "La prossima settimana - dice l'assessora - la Sicilia tornerà a essere catalogata a basso rischio".


Gli ultimi dati in Sicilia
Continua a diminuire il numero delle infezioni da Covid-19 in Sicilia. Nella settimana tra il 13 e il 19 marzo, sono stati registrati, attraverso i test antigenici o molecolari, 893 casi di positività, 194 in meno in meno rispetto ai sette giorni precedenti (- 17,85%). L'incidenza media è stata di 19 casi ogni 100.000 abitanti.
I dati sono riportati nell'ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato per la Salute della Regione Siciliana.
In provincia di Palermo è stato registrato, in assoluto, il maggior numero di nuove infezioni (272, con un’incidenza di 22,67 casi ogni 100.000 abitanti), mentre in provincia di Agrigento si registra l’incidenza più alta (29 ogni 100.000 abitanti, con 119 nuovi positivi in totale). Catania, invece, è stata la provincia che ha fatto segnare il calo più importante di casi: meno 36,31%, con 107 nuovi positivi e un’incidenza di 10 infezioni ogni 100.000 abitanti.
Le fasce d’età maggiormente colpite sono state quelle oltre i 60 anni e, in particolare: 80-89 anni (37,58/100.000 abitanti), 70-79 anni (30,43/100.000), 60-69 (25,38/100.000) e oltre i 90 anni (24,84/100.000).
Le nuove ospedalizzazioni sono stabili; più di metà dei pazienti ricoverati risultano non vaccinati.


Nella fascia 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,09% del target regionale. Sono 61.169, pari al 19,85%, i bambini con ciclo primario completato. Tra gli over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 91,01%. I soggetti che hanno completato il ciclo primario sono l’89,63%. Sono ancora 1.120.651 i cittadini che non hanno fatto la terza dose. I vaccinati con dose booster sono 2.774.094 pari al 71,23% degli aventi diritto. Dal 13 luglio del 2022, in Sicilia, è stata somministrata la quarta dose di vaccino a 243.407 persone, di cui 213.965 soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 10.153.