Quattro piani, 8mila metri quadrati di locali, 60mila metri quadrati di parco. Il "Rocco La Russa", realizzato alle falde di Erice negli anni ‘30, sanatorio antitubercolare fino al secondo dopoguerra, è stato abbandonato definitivamente nel 1986 e da allora saccheggiato e danneggiato.
«La Regione Siciliana non ha mai espresso con chiarezza quali sia la reale possibilità di riutilizzo dell’ex sanatorio Rocco La Russa al servizio della comunità trapanese. Solo dichiarazioni di intenti, ultima quella dell’ex presidente Nello Musumeci che nel marzo del 2021 annunciò di voler recuperare la struttura per creare un polo unico degli uffici regionali della Provincia di Trapani».
In una sua interrogazione, la deputata Trapanese Cristina Ciminnisi (M5S) ricorda che l’immobile, di proprietà dell’ASP di Trapani, da decenni è oggetto di progetti abbozzati, lavori appena iniziati, contenziosi giudiziari.
«Nell’interrogazione – spiega Ciminnisi – avanziamo semplici richieste: c’è un progetto di recupero? Qual è la futura destinazione dell’immobile? C’è un vincolo di destinazione sanitaria? Che fine ha fatto lo schema di contratto di comodato d'uso gratuito tra ASP e Regione che impegna quest’ultima al restauro, al risanamento ed alla conservazione dell’immobile e della pineta?».
«I cittadini trapanesi vogliono risposte chiare e avvertono la necessità di percorsi di cambiamento, che coniughino la rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente a nuove destinazioni d’uso, di cui Enti Locali e attori del Terzo settore possono essere promotori – conclude Ciminnisi –. Ridurre il consumo del suolo intervenendo sull’esistente, promuovere il cambiamento delle città e dei territori, restituire alla fruizione pubblica aree verdi, come il parco del Rocco La Russa, sono le proposte concrete che il M5S avanza a questo Governo Regionale che, ad oggi, in continuità con il precedente, non è andato oltre le vuote promesse elettorali».