Era un proiettile di artiglieria, assai consistente come ha sottolineato la polizia, l' ordigno che, questa mattina, a Trapani ha fatto scattare l'allarme bomba nella centralissima piazza Vittorio Emanuele che è stata subito “blindata” con un imponente cordone di sicurezza.
Interdette al traffico anche le strade circostanti. A ritrovare il residuato, una donna: Angela Serraino. Ad attirare la sua attenzione una volta entrata, questa mattina, nel magazzino al piano terra di un palazzo alle spalle della Fontana del Tritone, è stato un oggetto a forma cilindrica. Credendo che si trattasse di una sorta di reperto, lo ha caricato nella sua auto, una Fiat Seicento, parcheggiata davanti allo stabile. Mentre lo stava sistemando, però, ha notato che alla base c'erano dei bulloni. Temendo che si potesse trattare di un residuato bellico, la donna ha subito telefonato al 113. E' subito scattato il protocollo di sicurezza.
La piazza è stata transennata. Evacuati gli abitanti dei palazzi circostanti. Chiuse le attività commerciali. Chiusa anche la villa comunale Margherita. Polizia, carabinieri e vigili urbani hanno presidiato la piazza in attesa dell'arrivo degli artificieri, provenienti da Palermo. L'allarme è scattato intorno a mezzogiorno, ossia in un orario di punta in un città che si apprestava a vivere la processione della Madre Pietà de Popolo, curata dal ceto dei fruttivendoli. Gli artificieri della polizia e militari dell'Esercito sono arrivati a Trapani quando mancava un quarto d'ora alle 15. Nel frattempo, a piazza Vittorio Emanuele erano giunte anche le squadre dei vigili del fuoco e una ambulanza del 118.
Alle 15,30 la situazione è tornata alla normalità. Il proiettile è stato recuperato dagli artificieri e trasferito nel capoluogo siciliano per essere sottoposto a verifiche più accurate.