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05/04/2023 06:00:00

Ponte sullo Stretto di Messina, il problema è la viabilità di strade provinciali, autostrade e Ferrovie

 Ponte si, Ponte no. Dilemma non più dilemma per i siciliani: il Ponte sullo Stretto di Messina si farà, sarà una infrastruttura strategica e volano di turismo per l’Isola ma in molti però chiedono che la Sicilia abbia non solo treni adeguati ma autostrade libere da cantieri infiniti.

Si è tenuto un vertice a Roma, al Ministero delle Infrastrutture, su quelle che sono le emergenze per la Regione Siciliana: ferrovie, strade, autostrade e arterie provinciali sono il vero nodo. Presenti a Roma Alessandro Aricò, assessore regionale con delega alle Infrastrutture, Salvo Lizzio, dirigente generale del dipartimento e i vertici di Anas e delle Ferrovie.

Soddisfatto Aricò: “Stiamo lavorando concretamente non soltanto per programmare tutte quelle opere infrastrutturali necessarie e coerenti con l’enorme sforzo progettuale che riguarda il Ponte, ma per migliorare ogni aspetto della viabilità in Sicilia”. 

Occhi puntati sulla viabilità secondaria, sulle strade provinciali, su alcuni snodi fondamentali come la Pedemontana di Palermo, l’ “Intervilla”, che collega Barcellona Pozzo di Gotto a Giardini Naxos, la Gela-Castelvetrano e il completamento della Nord-Sud, da Santo Stefano di Camastra a Gela.

Altro problema è la Palermo-Agrigento, l’assessore regionale ha chiesto una accelerazione dei lavori, anche in considerazione che la città di Agrigento è stata designata Capitale della Cultura per il 2025.
Posta pure la questione relativa alle ferrovie, vetuste e con treni regionali troppo lenti, da Marsala per raggiungere Palermo il treno impiega ancora 4 ore, Aricò ha chiesto di lavorare sull’ammodernamento delle tratte, puntando sull’offerta di trasporto intermodale tra i principali aeroporti dell’Isola.

I numeri e i tempi del Ponte - Richieste avanzate a Roma mentre in Sicilia, a causa delle piogge, nel messinese cedeva un piano viabile, all’altezza del km 45,300, chiuso poi al traffico un tratto della strada statale 185 “di Sella Mandrazzi”, a Francavilla di Sicilia.
Il Ponte, intanto, è già in Gazzetta Ufficiale, con decreto legge 31 marzo n. 35. Ci vorranno 7 anni di tempo e dieci miliardi di euro di costi, il progetto è firmato del consorzio Eurolink, il progetto prevede una campata unica.  I documenti tecnici prevedono una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva, le campate laterali: 60,4 metri di larghezza dell’impalcato, 399 metri di altezza delle torri, 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione, 5.320 metri di lunghezza complessiva dei cavi, 1,26 metri come diametro dei cavi di sospensione, 44.323 fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione, 65 metri di altezza di canale navigabile centrale per il transito di grandi navi, con volume dei blocchi d’ancoraggio pari a 533 mila metri cubi.  Saranno 6 le corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia, 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.

Nell’assetto societario ci sono anche: Rfi, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51%, Mef e Mit.
Prevista anche la costituzione di un Comitato scientifico di consulenza tecnica, supervisione e indirizzo delle attività tecniche progettuali.