Con una esplosione, nel silenzio di una cava di Custonaci, si è conclusa ieri la tumultuosa vicenda dell'allarme bomba a Trapani che, a metà mattinata, ha paralizzato piazza Vittorio Emanuele e tutta la zona del centro, con i palazzi pubblici, Villa Margherita, i condomini della zona evacuati e i negozi chiusi (potete leggere qui).
A ritrovare il residuato bellico una donna, Angela Serraino. Ha trovato un proiettile di mortaio della seconda guerra mondiale, nel magazzino della sua associazione, al piano terra di un palazzo alle spalle della Fontana del Tritone.
Il racconto della signora Serraino - "Un oggetto di ferro, un cilindro, tutto coperto di ruggine e non si capiva, per questo, cosa fosse. Una volta messo in macchina, però, mi sono accorta che aveva nella parte inferiore dei bulloni, delle cose molto strane e mi sono preoccupata e a quel punto ho allertato le forze dell'ordine".
Come sia finito quel proiettile in quel magazzino non si sa - Come sia finito e perché quel proiettile di artiglieria si trovasse ieri mattina in quel magazzino non si sa. La signora è stata attratta da quell'oggetto e pensando si trattasse di un reperto, lo ha caricato nella sua auto, una Fiat Seicento, parcheggiata davanti allo stabile. Mentre lo stava sistemando - come detto dalla stessa - ha notato che alla base vi erano dei bulloni e pensando si potesse trattare di un residuato bellico, ha subito telefonato al 113.
L'ordigno - A confermare la natura dell'ordigno bellico, sono stati gli artificieri del IV Reggimento Genio Guastatori di Palermo che sono arrivati a Trapani e attorno alla Fiat Seicento della signora Serraino - con l'ordigno a bordo -, attorno alle 15. Il residuato era un proiettile di grandi dimensioni, 152 millimetri di nazionalità italiana. Una volta messo in sicurezza è stato trasportato nella cava di Custonaci ed è stato fatto brillare. Qui sotto potete vedere l'esplosione:
L'allarme bomba e il protocollo sicurezza - Una volta dato l'allarme è scattato il protocollo di sicurezza. Tutta l'area è stata transennata, piazza Vittorio Emanuele e tutta l'area vicina, con i palazzi pubblici, i negozi e condomini, sono stati evacuati e la zona è stata “blindata” con un imponente cordone di sicurezza e le strade limitrofe sono state interdette alla circolazione. Polizia, carabinieri e vigili urbani hanno presidiato la piazza in attesa dell'arrivo degli artificieri. Nel frattempo, a piazza Vittorio Emanuele erano giunte anche le squadre dei vigili del fuoco e una ambulanza del 118. Alle 15,30 sono arrivati gli artificieri e dopo una mezz'oretta hanno messo in sicurezza il proiettile e trasferito nella cava di Custonaci.