Avrebbe messo sangue di maiale sul volto della Madonna di Trevigliano, facendo credere che fossero lacrime. Ora, dopo la denuncia, è praticamente scappata Gisella Cardia, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, autoproclamata veggente di origine messinesi (nata a Patti) della Madonna di Trevignano.
Per i fedeli, che non smettono di credere in lei, è andata in convento e si è ritirata a vita privata, per altri invece è in Romania, dai parenti del marito.
Nessuno sa dove sia finita e non si sa con certezza il motivo per cui abbia fatto perdere le sue tracce.
La Cardia, condannata nel 2013 per bancarotta fraudolenta, lo scorso 6 aprile è stata denunciata di nuovo: l'investigatore privato Andrea Cacciotti ha infatti presentato un esposto contro la donna, sostenendo che, in realtà, le lacrime della sua statuetta siano soltanto sangue di maiale per truffare i fedeli. Un'ipotesi che sarebbe stata comprovata dai risultati di alcune analisi effettuate sul liquido lacrimale proveniente dalla statuetta. La Procura di Civitavecchia ora sta valutando la possibilità di aprire un fascicolo di indagine.
La diocesi Civitacastellana ha istituito una commissione per effettuare "un’indagine per accertare i fatti". Il sospetto, che potrebbe essere fondato, è che dietro ai presunti miracoli e promesse di guarigioni della veggente, ci sia un enorme giro di affari illeciti ai danni dei credenti. Persone che, da anni, appoggiano l'operato della sua onlus, impegnata peraltro in progetti di finanziamento ad associazioni pro-vita contro l'aborto.